lunedì 9 marzo 2009

A rischio 200 bidelli ex lsu

Teresa Faticoni
«Altre 200 persone in mezzo alla strada non si possono tollerare». Patrizio Cacciotti, segretario dei sindacati di base, sta sostenendo la battaglia dei lavoratori ex lavoratori socialmente utili impiegati nelle scuole per i servizi di pulizia e vigilanza. Ieri mattina una trentina di persone, soprattutto donne, hanno manifestato il loro dissenso sotto la sede della prefettura in piazza della Libertà, dove sono ancora in sit in permanente gli agricoltori del Cra. Un affollamento di manifestanti da gestire che la polizia ha tenuto sottocchio. Il problema per i bidelli è nato quando nella finanziaria del governo centrale sono stati ridotti al minimo gli stanziamenti per pagare questi lavoratori. Che sono dipendenti delle cooperative. In Italia il problema investe circa 15mila persone, in provincia di Latina parliamo di 200 lavoratori che a fine mese potrebbero non avere più un posto. Si tratta di persone che una 15ina di anni fa erano in cassa integrazione dopo che alcune fabbriche hanno chiuso, sono state poi assunte dalle cooperative che offrono il servizio di sorveglianza e pulizia alle scuole sotto l’egida del ministero dell’istruzione. Nei documenti finanziari degli anni 2006, 2007, e 2008 erano stati stanziato 370 milioni di euro per questa situazione. Quest’anno sono stati messi a disposizione solo 110 milioni di euro. Senza un motivo che giustifichi il taglio netto, se non la mancanza di risorse nelle casse dello Stato. Oltre un terzo di soldi in meno che non permette a prosecuzione del rapporto di lavoro. Le cooperative che operano in questa provincia sono la Team Service di Roma e la Coop Service di Reggio Emilia con uffici amministrativi anche a Pomezia. I sindacalisti con una delegazione di lavoratori hanno incontrato prima il prefetto vicario Caterina Amato e poi un dirigente della provincia di Latina al primo piano di via Costa. La Amato – nel frattempo sotto il palazzo del governo è arrivato il sindaco di Latina impegnato in una riunione organizzativa con il prefetto Frattasi che ha cercato di tranquillizzare gli animi e spiegare ai manifestanti i passaggi possibili – ha garantito un impegno tempestivo presso il governo centrale per capire se ci sono risorse disponibili da mettere in campo per prorogare il servizio. I bidelli sono molto determinati a non perdere il lavoro: hanno una storia lavorativa difficile alle spalle, sono tutte intorno ai 55 anni, quindi difficilmente ricollocabili sul mercati del lavoro. Hanno famiglie a carico, con figli che non lavorano. Storie singole che collettivamente hanno un impatto sociale molto forte. Nei prossimi giorni, a meno di novità positive, Cacciotti annuncia una grande manifestazione nazionale sotto la sede del ministero dell’economia. «Come è possibile che un governo elabora un decreto che chiama anticrisi – si chiedeva Cacciotti – all’interno del quale eroga quattrini a tutti e taglia il budget per le cooperative sociali?». Cacciotti chiama ognuno all’assunzione di responsabilità perché in un momento difficile per l’Italia e per Latina di crisi economica e occupazionale vanno tutelate tutte le posizioni.

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