sabato 14 marzo 2009

Per una stanza in più

Lidano Grassucci
Cosa blocca questo Paese? Perché l’Italia e la nostra provincia con lei, è ferma, immobile. Siamo non un corpo vivente ma una mummia che cerca di conservarsi per l’eternità ma da morta. Nessuno rischia, i giovani vivono un eterno presente e tutti cercano di difendere con i denti la loro condizione attuale. Nessuno più sogna di migliorarsi, di cambiare in meglio quello che si ha. L’altro giorno a Radio 24 un giornalista che probabilmente prende 8 mila euro al mese e vive al centro di Roma stigmatizzava il progetto di Berlusconi di consentire a chi ha casa di farsi una camera in più. L’argomento? Era che in Italia non si facevano più figli. Un argomento esploso perché nel nostro Paese siamo diventati egoisti anche in questo. Pensiamo che quello che è, rimanga per sempre. Non consentiamo ai giovani di pensare la loro vita diversa da quella nostra. Disincentiviamo le persone a migliorarsi. Tutto deve essere congelato. Siamo nel migliore dei mondi possibili e qualsiasi cosa turba questo Eden. Ecco perché siamo destinati al declino, siamo destinati a sparire come comunità nazionale se non ci diamo nuove speranze, se non ci diamo nuovi obiettivi. Il boom economico non è nato dalle banche che facevano credito ma dai cittadini che per migliorare la propria posizione facevano le cambiali, scommettevano che domani avrebbero avuto disponibilità economiche che al momento presente non ne esistevano. Per questo l’uscita dalla crisi passa soltanto e solo per la rinascita non dell’ottimismo, come dice Berlusconi, ma per l’ambizione. Di migliorare la propria condizione. Una stanza in più è meglio di far decadere e degradare quelle poche stanze che già abbiamo.

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