mercoledì 4 marzo 2009

Latina, titoli di credito: aumentano i protesti

Sergio Corsetti
Arriva il conto della crisi economica. Aumentano i protesti del 33,8% in provincia di Latina. Il registro informatico, analizzato da Unioncamere e pubblicato da Il sole 24ore, evidenzia un generale aumento delle sofferenze sui titoli di credito. Il Lazio è la seconda regione d’Italia per numero e importo di cambiali, assegni e tratte non pagate che ammontano a 787,4 milioni di euro nel 2008. Oltre a Latina che registra un aumento del 33,8 %, il dato più clamoroso riguarda la provincia di Frosinone dove i mancati pagamenti sono cresciuti del 175,6%. A Rieti l’incremento è del 54 %, a Roma del 10%, mentre la Cenerentola, questa volta in senso positivo, è Viterbo con un aumento dei protesti di appena il 3,2%. Dalla ricerca di Unioncamere si evidenzia una crescita minima in termini numerici degli assegni e delle cambiali “cabriolet” ma anche l’aumento netto in termini di valore. Il dato nazionale parla di 4,1 miliardi di euro per un aumento del 11,7% rispetto al 2007. Gli assegni scoperti, diminuiti in termini numerici del 7,2%, sono aumentati in termini complessivi del 9%. Le cambiali a vuoto, invece, sono cresciute sia nel numero (5,7%), sia nel valore medio (10,1%). Le tratte, anche se in disuso dal mondo degli affari, segnano un + 16,6%. Le regioni che evidenziano gli incrementi maggiori sono nell’ordine Lombardia, Lazio e Campania (rispettivamente 796, 787 e 646 milioni di euro) che messe insieme concentrano mancati pagamenti per il 54% nazionale del 2008. Roma prima e Frosinone quinta si collocano nella top five del default più consistente. I dati economici non fanno altro che evidenziare una crisi senza precedenti nel territorio pontino. Settori produttivi una volta trainanti sono ormai alla asfissia con le drammatiche conseguenze per i lavoratori e per l’indotto. Basti pensare al settore farmaceutico. Allarmanti anche i dati presentati l’altro giorno da Maurizio Calvi in “La crisi economica nella provincia di Latina”, realizzato dal Centro ricerche sociali, in cui si evidenzia un imponente debito delel famiglie pontine che a 243 milioni di euro. I picchi più gravi del fenomeno si registrano a Terracina con 890 euro pro capite, Latina 617 euro mentre Gaeta è la città meno indebitata, con 166 euro a testa. Senza parlare delle situazioni industriali a rischio e del bollettino di guerra sui posti di lavoro persi o a rischio. Alla luce dei dati pubblicati in questi giorni e del contesto internazionale la situazione economica pontina è più scura della mezzanotte. Per il rilancio nell’immediato serve un intervento governativo sulle infrastrutture ma a più lunga scadenza è necessario rimodulare il sistema puntando sulle piccole e medie imprese. Incentivi sulle assunzioni, sconti energetici, facilitazioni tributarie sono gli strumenti minimi che devono essere messi a disposizioni degli imprenditori per ovviare all’assenza, ormai pluridecennale, della Cassa del mezzogiorno. Cassa che negli anni sessanta aveva contribuito a far decollare il territorio. Per evitare il medioevo pontino interventi “politici” sono non solo necessari ma anche urgenti.

2 commenti:

  1. “Il capitale deve proteggersi in ogni modo possibile con alleanze e legislazione. I
    debiti devono essere riscossi, le obbligazioni ed i contratti ipotecari devono esser conclusi in anticipo e il più rapidamente possibile. Quando, mediante processi giuridici, le persone comuni perderanno le proprie case, diventeranno sempre più docili e saranno tenute a freno con più facilità attraverso il braccio forte del governo al potere, azionato da una forza centrale di ricchezza sotto il controllo di finanzieri di primo piano. Questa verità è ben conosciuta tra i nostri uomini di spicco, adesso impegnati nel costituire un imperialismo del Capitale che governi il mondo. Dividendo gli elettori attraverso il sistema dei partiti politici , possiamo far
    spendere le loro energie per lottare su questioni insignificanti. Di conseguenza, con
    un'azione prudente abbiamo la possibilità di assicurarci quello che è stato pianificato così bene e portato a termine con tanto successo”
    USA Banker's Magazine (Rivista dei banchieri americani), 25 Agosto 1924

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  2. sono un normale cittadino italiano,ma mi chiedo dove la nostra giustizia italiana, ho fatto 3 denunce alla finanza e alla polizia e hai vigili urbani,sono passati 2 mesi e nessuno e venuto per controllare la situazione,e una vergogna ,poi se succede una tragedia ...i giornalisti scrivono nei loro articoli....la tragedia si poteva evitare....sono 6 mesi che vado avanti tramite avvocato,un cittadino italiano ,ditemi voi cosa dovrebbe fare per tutelare i suoi diritti!!!!!!!!!!!!

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