lunedì 9 marzo 2009

LATINA - Ex Svar, la demolizione c'è

Maurizio Bernardi
L’attesa è stata talmente lunga e intrisa di sconforto che ieri mattina si respirava quasi aria di sorpresa di fronte allo spettacolo delle ruspe che prendevano possesso della Ex Svar per le operazioni propedeutiche alla demolizione. Il giorno tanto atteso era arrivato, talmente bello da non crederci. Soprattutto la notizia dell’inizio dell’operazione, rimbalzata solo venerdì scorso, era giunta dopo una brusca accelerazione che aveva visto gli uffici comunali iper attivi. Cosa è avvenuto? Semplice, l’iter era finalmente concluso con tutte le carte a posto. “Qui stiamo lavorando su un’aerea di proprietà privata – ha precisato il sindaco Vincenzo Zaccheo – e dovevamo mettere al riparo l’amministrazione da qualsiasi errore procedurale che potesse costituire ulteriore intralcio”. La Ex Svar, con i suoi spettrali capannoni, si trova proprio all’ingresso principale della città. Da un quindicennio costituisce un serbatoio di illegalità e degrado igienico-ambientale. Lì hanno trovato riparo nel tempo centinaia di immigrati extracomunitari illegali, alcuni dei quali impegnati in traffici illeciti come la spaccio di sostanze stupefacenti. E poi la sporcizia, la presenza di rifiuti tossici, un luogo abbandonato da Dio che dispensava zanzare, topi, serpenti. Una bomba ad orologeria che andava disinnescata. L’amministrazione Zaccheo ha proceduto con i piedi di piombo, sapendo che agire in fretta per accontentare la piazza avrebbe potuto lasciare accesa la miccia dell’inquinamento. Così sono stati effettuati i lavori per verificare l’eventuale presenza di inquinamento della falda acquifera, puntualmente accertata. Qualcuno, prima della chiusura della fabbrica, aveva pensato bene (si fa per dire) di interrare fusti di vernice invece di smaltirli a norma di legge. Poi, una volta sistemato l’aspetto ambientale, occorreva capire se la proprietà, ovvero la curatela fallimentare, avrebbe potuto intervenire. Di fronte all’impossibilità economica e perdurando lo stallo della trattativa per la cessione dell’area, il Comune ha tagliato la testa al toro decidendo di intervenire in danno. Già, ma con quali soldi? “Il nostro bilancio lo conoscete – ha detto ancora Vincenzo Zaccheo – era necessario tagliuzzare qua e la per reperire il milione e mezzo di euro necessari. E qui debbo fare un plauso a tutti i miei assessori che con spirito di servizio hanno accettato di veder tagliare il proprio budget. Poi ancora un ringraziamento all’assessore all’ambiente e a tutto il personale dell’assessorato che in pochissimo tempo hanno predisposto gli atti che ci hanno portato ad aggiudicare l’opera di demolizione”. Sindaco, quali sono i tempi che vedranno passare dall’opera delle ruspe a quella delle gru che procederanno alla costruzione di edifici di edilizia residenziale pubblica? “Brevi, diciamo tre o quattro mesi. Proprio ieri ho incontrato gli imprenditori interessati che hanno raccolto il danaro necessario per l’asseveramento bancario delle opere. Ora dobbiamo procedere con l’esproprio, ma siamo già a buon punto”. Fiera l’assessore all’ambiente Patrizia Fanti: “Si, abbiamo lavorato bene e in tempi molto ristretti. All’assessorato abbiamo pochi ma ottimi dirigenti che hanno dato risposte certe e veloci”. Ed anche Fabio Bianchi, che come consigliere provinciale ha sempre seguito da vicino la vicenda, aveva quasi gli occhi lucidi: “E’ impossibile da parte mia esprimere tutta la felicità per questo giorno che rimarrà per sempre impresso nella mia memoria”. La presidente della terza circoscrizione Marilena Sisca insiste sulla necessità di una partecipazione massiccia al consiglio che si terrà oggi pomeriggio alle 18 presso la vicina scuola di via Po: “Per una volta non parleremo al futuro ma al passato prossimo, potremo annunciare che i lavori non inizieranno ma sono già iniziati. Ma il consiglio sarà importante soprattutto per stabilire il progetto di sviluppo urbanistico dell’area Ex Svar”. In sintonia con la presidente, il vice presidente Marco Marini e Valme Nali del comitato spontaneo, secondo i quali ora siamo solo al primo passo per una riqualificazione che dovrà interessare non solo quell’area ma tutto il quartiere. Se fino a ieri la situazione complessiva era di abbandono si doveva al concetto secondo il quale degrado chiama degrado. Ma di fronte alla bonifica dell’Ex Svar la musica dovrà cambiare, questo è ciò che tutti i cittadini della zona si augurano.

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