mercoledì 11 marzo 2009

GAETA - Ridimensionate le accuse a Said

Franco Schiano


E' stato interrogato presso il carcere di Latina il magrebino accusato di aver tentato di violentare una ragazza venerdì sera a Gaeta, fermato poi da due romeni che sono stati anche premiati dal sindaco per il loro gesto. L'uomo è stato sentito dal Gip Nicola Iansiti che, al termine dell'interrogatorio, gli ha concesso gli arresti domiciliari considerando la lieve entità della tentata aggressione. Il cuoco arrestato ha negato il tentativo di violenza ammettendo però di essere ubriaco: "Non l'avrei mai violentata" ha detto al giudice fornendo una ricostruzione dei fatti ben diversa. Questo dice lo scarno comunicato con il quale viene data notizia della “derubricazione” del caso della presunta tentata violenza ai danni di una giovane di Gaeta.

Il caso mediatico dello stupratore marocchino Said Najem bloccato da due eroici cittadini rumeni, si sta lentamente sgonfiando, come è giusto che sia. Fin da subito il sentimento popolare della città – che meglio di tutti media di questo mondo, conosce il vero senso delle cose -si è mostrato scettico, dubbioso, sulla gravità delle accuse piombate sullo sfortunato Said. La gente sapeva, sentiva, che quel mingherlino nord africano che divideva le sue giornate tra il banchetto a via Indipendenza e l'impegno come aiuto cuoco in un ristorante di Gaeta Medioevale, difficilmente poteva essere un mostro violentatore. “ Al massimo poteva essere uno a cui a volte gli capita di alzare un po' il gomito. E si sa che in questi casi, può anche scapparci qualche parola di troppo, un gesto sbagliato o mal interpretato.” Qualcun altro ha anche timidamente avanzato l'ipotesi di “una ricostruzione dei fatti ben diversa”. Questo, oggi commentava la gente di Gaeta, leggendo – con un certo sollievo – la notizia dell'avvenuto ridimensionamento del caso. Come a dire l'avevamo capito subito che si trattava di un'esagerazione o comunque di un errore. Senza cadere nell'eccesso opposto, lasciamo che la giustizia faccia il suo corso, ma ammettiamo che c'è stato un clamore esagerato intorno ad un caso che con molte probabilità verrà derubricato in ubriachezza molesta.
Insomma abbiamo fatto troppo presto a condannare il mostro e glorificare gli eroi. Una maggiore prudenza in questi casi sarebbe utile a tutti, anche perchè di violenza vera c'è ne già troppa.

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