mercoledì 11 marzo 2009

Fondi e il bluff

Lidano Grassucci
Sono mesi che i moralisti (immorali) stanno aspettando lo scioglimento del consiglio comunale di Fondi. Che non arriva.
Stanno lì a montare la guardia, ma sto scioglimento non arriva. Ora, se a Fondi c’erano i mafiosi in consiglio lì non ci sarebbe una città italiana ma una piccola Chicago ai tempi del proibizionismo. Invece a Fondi la gente lavora, paga le tasse, va a fare la spesa, si incazza con le banche che tagliano il credito: come a Roma, come a Milano, come a Venezia.
I nostri montano la guardia, con il senatore Giuseppe Ciarrapico che dalla torre di guardia più alta chiama alle armi: “ecco l’invasore, l’ho visto”, gli scherati prendono posto per la battaglia finale e… non succede niente. Macci sta lì con le truppe di Priverno pronto ad assaltare Sonnino e ad invadere Fondi, Conte da Formia non riesce a organizzare neanche una partita a scopetta (per mancanza di giocatori) ma si dice fiducioso che al momento della pugna saranno almeno tre.
E non succede nulla. Il senatore Ciarrapico pare abbia già finito tutto quello che c’era nei magazzini, ma si dice fiducioso nei rinforzi.
Ma Fondi non si scioglie. Ogni tanto arrivano quelli che ne sanno di più che annunciano: “il ministro ha già firmato”. “E’ cosa fatta”.
E non succede nulla. Hanno mandato su Fondi tutte le tv del mondo, tutti i più grandi scienziati antimafia, e non succede nulla.
Pare che anche la morte di un paio di cardellini sia stata attribuita al clan del Casalesi. Ma non succede nulla, nulla.
A Fondi la gente lavora, fa la spesa, paga le tasse, campa.
E non succede nulla.
Sono nato fesso, un po’ imbecille per citare Ciarrapico, ma vedo quel che vedo. Ho l’età della maturità, non quella della senilità, e non ho il rimbambimento che porta con se la gotta, la mancanza di affetto per i nipoti, e vedo che il consiglio comunale di Fondi non è sciolto.
Allora mi sporge un’osservazione, da paesano, da imbecillotto: “ma fosse tutta na stronzata?”.
È un dubbio, è una mancanza di certezze.
Sarà perché non ho mai capito sti mafiare, dalle parti mie non ci siamo mai tolti il cappello davanti ad alcuno, anche davanti a domine iddio facciamo un cenno di saluto con la testa, ma con il cappello a posto suo. Sarà per questo, comunque il consiglio comunale e il sindaco sono lì. Anche perché sullo stemma di Fondi c’è scritto SPQF, senato e popolo di Fondi. Gente libera, senza signori.

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