mercoledì 11 marzo 2009

GAETA - Delocalizzazione Pontile Petroli al via

Franco Schiano

Si è tenuto, ieri mattina presso il comune di Gaeta, un tavolo tecnico tra Comune, Eni, Autorità Portuale e Capitaneria di Porto per discutere della delocalizzazione del Pontile petrolifero dell’Eni.
Finalmente qualcosa si muove. Il problema della petroliera che scarica e carica benzina a pochi metri dalle case del quartiere Peschiera-Villa delle Sirene sembra cominciare a passare dalla fase dei desideri a quella sia pure ancora lontana della realizzazione. Sono anni che un comitato di cittadini, animato da Salvatore Delio, si batte affinchè la petroliera di turno smetta di attraccare a quel pontile pericolosamente vicino alle case e vada ad operare altrove, lontano da lì.
Ieri c'è stato il primo incontro che è servito ad aprire ufficialmente le trattative per lo spostamento del pontile, sancendo in sostanza la volontà di Comune ed ENI di giungere a questo obiettivo, che come ha affermato l'assessore Di Perna “restituirà alla città il pontile petroli per convertirlo al traffico crocieristico” ed allo stesso tempo permetterà anche una riqualificazione della zona Peschiera a beneficio dei residenti e dei turisti.
Ma, come si evince dallo stesso comunicato diramato dal Sindaco Raimondi, nessuna decisione operativa è stata ancora presa, salvo quella generica ed elastica sui tempi del trasferimento. “Il Comune ha fatto capire che se il 1 gennaio 2010 non sarà completata la delocalizzazione non si procederà per allontanare l’Eni: si sta predisponendo per il prossimo comitato portuale una delibera di proroga della concessione, che scade il 31 dicembre 2009, fino a quando non l’Eni non sarà in condizione di operare in altro modo”
Nulla viene invece detto sul come verrà effettuato questo trasferimento,rimandando evidentemente il tutto alla decisione abbastanza generica “di aggiornare il tavolo nella seconda metà di aprile previo un attento studio tecnico da parte di tutti, da portare già in occasione della prossima riunione, che preveda la delocalizzazione.” Possiamo aggiungere che in questo frattempo ci saranno una serie di mini incontri bilaterali per concordare e coordinare l'intervento a seconda delle singole competenze dei quattro soggetti interessati (Comune, Autorithy, Capitaneria, ENI).
Quindi in attesa delle proposte concrete che dovrebbero arrivare entro i prossimi 45 giorni, proviamo ad ipotizzare quali sono gli scenari di trasferimento possibili.
La soluzione più auspicabile sarebbe quella di spostare al largo le operazioni di bunkeraggio, come avveniva un tempo nel campo boe. Allo stato sembra che il vecchio campo boe non sia più utilizzabile, sia perchè la vecchia pipe line sembra interrotta in più punti, ma sopratutto perchè la nuova localizzazione della mitili coltura ha invaso sia pure in parte l'area del vecchio campo boe.
Si dovrà studiare quindi una nuova localizzazione, per cui è indispensabile un coordinamento tra C.P. e Autorithy, sia che si scelga la soluzione mono boa che quella del campo boe. Oltre alle auspicabili soluzioni offshore, sicuramente sarà valutata anche quella di costruire un nuovo pontile petroli nell'ambito del Porto Commerciale. Insomma la trattativa è cominciata. Ne sapremo di più nel prossimo incontro previsto per dopo Pasqua, ma è abbastanza chiaro che la partita che si sta giocando non è solo tecnica, anzi è squisitamente politica. Speriamo solo che non abbia tempi biblici, la sicurezza dei cittadini della Peschiera e gli sperati flussi di creceristi non possono attendere all'infinito.

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