sabato 7 marzo 2009

GAETA - Protagonisti e non spettatori

Franco Schiano
Le Donne di A Sinistra per Gaeta, in occasione dell'8 marzo, partendo dai versi una una canzone di Gaber (Libertà è partecipazione) esprimono un netto giudizio negativo nei riguardi dell'amministrazione Raimondi, accusata di non aver fatto nulla per”Promuovere la partecipazione consapevole della comunità (che) ha una funzione di crescita sociale per migliorare la democrazia e rispondere ai bisogni, sicuramente diversi, secondo l'età, sesso e condizione sociale.
E' sulla base di queste considerazioni che A Sinistra per Gaeta boccia senza appello l'amministrazione Raimondi e la sua Giunta perchè in questi due anni di governo della città non ha promosso alcuna forma di partecipazione e gli organismi (consiglio comunale dei ragazzi, le consulte previste dallo Statuto, commissione pari opportunità etc.) già esistenti hanno rappresentato un mero adempimento formale; altri come ad esempio la consulta dei giovani, bandiera delle politiche giovanili, è rimasto scritto nel programma elettorale.”
“Ci piacerebbe sapere che fine ha fatto il consiglio comunale dei ragazzi che non doveva essere il duplicato di quello istituzionale ma doveva rappresentare per i nostri ragazzi una forte esperienza educativa e formativa ed anche un laboratorio di proposte.– si chiede Ersilia Vitiello già assessore ai servizi sociali. - Anche le consulte previste dallo statuto come quella degli anziani, finalizzata a disciplinare le relazioni sindacali per la gestione dei servizi, sono rimaste inattive.”
“E' con grande amarezza – prosegue l'esponente di A Sinistra - che dobbiamo sottolineare l'assoluta inefficienza della Commissione pari opportunità della cui esistenza ci accorgeremo, probabilmente, nella giornata dell'8 marzo per la quale verrà organizzato qualche evento infiorato di pallide mimose senza coinvolgimento alcuno delle donne e degli uomini di questa città. La nostra idea di Commissione pari opportunità è quella di un gruppo attivo, presente e partecipe ogni giorno ai problemi che assillano il vivere quotidiano delle donne con tutte le responsabilità e gli impegni a cui sono costantemente chiamate. Ci saremmo aspettate iniziative e promozione di politiche di genere così come favorite e facilitate dalla Regione attraverso finanziamenti del Fondo Sociale Europeo.”
“ Insomma – conclude Ersilia Vitiello - tante occasioni mancate per facilitare relazioni tra donne per condividere situazioni di disagio psicofisico, di varie forme di violenza, da quella fisica, sessuale fino allo stalking (persecuzioni ossessive). Già anno fa avevamo sollevato le stesse esigenze alle donne presenti nell'amministrazione comunale per intraprendere un percorso comune e coinvolgente invece di celebrare l'8 marzo con espressioni "superficiali" che da tempo noi abbiamo rifiutato e cancellato.”

Nessun commento:

Posta un commento