sabato 21 marzo 2009

GAETA - Ancora nessuna intesa sui valori Ici dei terreni edificabili.

Franco Schiano
Doveva servire a coordinare i vari emendamenti sui criteri per stabilire i valori ai fini dell'ICI sulle aree edificabili, la conferenza dei capigruppo tenutasi venerdì pomeriggio, in vista del Consiglio previsto per martedì prossimo. Invece la discussione si è sviluppata quasi esclusivamente intorno al tema alla emendabilità o meno della relazione elaborata dall'ufficio tecnico comunale in base alla quale poi si potranno calcolare i valori. Alla presentazione degli emendamenti sono stati dedicati solo pochi minuti e non sono stati neanche sommariamente esaminati. In verità non si è giunti ad alcuna decisione, ma si sono sviluppate due correnti di pensiero, naturalmente opposte. La tesi portata dalla maggioranza sembra sostenere la immodificabilità di questa relazione che viene forse con un po' di malizia definita “perizia tecnica” ed in quanto tale non soggetta a modifiche da parte del Consiglio Comunale. Se questa linea – che per molti è un'aberrazione giuridica – dovesse passare, non si capisce cosa sarebbe chiamato a votare il consiglio martedì prossimo. Secondo quasi tutti gli esponenti della minoranza che abbiamo avuto modo di sentire, l'escamotage della perizia o relazione tecnica sarebbe un tentativo della maggioranza di non permettere variazioni alle valutazione dei terreni in modo da non alterare, eventualmente sgonfiandole, le cifre già previste in entrata dalla bozza di bilancio 2009. Sempre secondo la minoranza, lo studio fatto dall'ufficio tecnico comunale guidato dal dirigente Astarita, è sicuramente un egregio lavoro, me è impensabile che non possa essere discusso e pertanto, almeno teoricamente modificato, in base a considerazioni e valutazioni politiche proprie del Consiglio Comunale. Pertanto questa fantomatica “relazione.-perizia tecnica dei terreni edificabili di Gaeta” dovrà diventare invece un normale regolamento con tanto di articolato, che peraltro è lo strumento usato da tutti i Comuni d'Italia da Bolzano a Lampedusa. Sancendo la non modificabilità – senza calcolare i profili d'illegittimità – si sancirebbe la subalternità del ruolo politico esercitata dal consigliere comunale rispetto a quello tecnico esercitata dai dipendenti comunale. Impensabile. Diverso è, se per non mettere eventualmente a rischio gli equilibri di bilancio, la maggioranza presenti un regolamento blindato, che non tenga in nessun conto tutti gli emendamenti presentati, respingendoli sistematicamente. Sarebbe una scelta politicamente assai discutibile, ma assolutamente legittima e legale. In pratica la maggioranza si assumerebbe per intero la responsabilità e la eventuale impopolarità che ne deriverebbe. Ma come dicevamo in apertura, nulla è stato ancora deciso e ci sono ancora alcuni giorni per cercare delle possibili soluzioni che tengano conto, sia delle esigenze di bilancio, che di quelle legittime dei consiglieri comunali e dei proprietari dei terreni che rischiano di fare le spese di una situazione troppo esasperata. L'alternativa sarà un consiglio comunale di martedì al calor bianco.

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