mercoledì 4 febbraio 2009

Rifiuti, Marrazzo presenta ricorso al bando di Cusani




Alessia Tomasini

Chi nutriva ancora dei dubbi su quale sarebbe stato l’argomento che avrebbe tenuto banco alle prossime elezioni, provinciali e regionali, da venerdì scorso potrà avere solo certezze. La parola d’ordine dello scontro politico sarà rifiuti. La Regione ha recapitato all’indirizzo del presidente Cusani e del dirigente del settore ambiente della Provincia di Latina il ricorso contro il bando di gara europeo promosso nel 2008 per chiudere il ciclo di smaltimento dei rifiuti sul territorio pontino. La motivazione è “incompetenza”, quella di cui Marrazzo taccia la Provincia e l’atto messo in campo. Alla base del ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale, sezione distaccata di Latina, ci sarebbe prima la mancata defizione delle Autorità d’ambito cui spetta il compito di decidere nel merito e subito dopo l’inadempienza al piano commissariale dei rifiuti targato Marrazzo. Tradotto: due paradossi. Il documento che il governatore del Lazio ha avanzato per evitare l’emergenza infatti non è attuabile. Il motivo sta nel fatto che il piano è stato illustrato da Marrazzo ma mai recepito e approvato dal consiglio regionale. Questo significa che l’unico riferimento normativo in materia risale al 2002, alla giunta Storace, a un documento che prevedeva tra l’altro e proprio per il territorio pontino la realizzazione di impianti di termovalorizzazione. A questo si aggiunge il fatto che chi deve stabilire gli Ato è la Regione che in questi anni non ha mai provveduto, meytre oggi sta cercando di accelerare le procedure, ad identificarli lasciando che gli stessi ricadessero entro i confini delle province. Se la matematica non è un’opinione basta sommare questi due elementi per capire che il centrosinistra sta cercando di mettere in campo, per l’ennesima volta, una guerra politica di bandiera sulla questione rifiuti con l’unico risultato di aver autorizzato l’amplimaneto delle discariche. Ma? Se non bastasse Marrazzo sta aggiungendo nodi a nodi cercando di tessere intorno alla Provincia una tela di Penelope sempre più intricata. Il 31 gennaio scadeva il permesso di scaricare a Montello per i Comuni extraprovinciali di Anzio e Nettuno. Con data 30 gennaio il governatore del Lazio ha firmato una nuova proroga, l’ennesima, inviandola a tutti fatta eccezione per la Provincia di Latina che avrebbe il compito di vigilare nel merito. Casualità? Dimenticanza? Forse semplice campagna elettorale che se per le regionali sembra essere iniziata con largo anticipo per le elezioni di giugno cade in perfetto orario. «Non siamo preoccupati - commenta l’assessore provinciale all’ambiente, Roberto Migliori - stiamo seguebndo le procedure e siamo in regime ordinario. Non ci fermeremo certo per questo». E il 27 febbraio si metterà a segno un secondo punto a favore del territorio con la chiusura dei termini del bando di gara europeo.

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