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«Lo stabilimento Pfizer di Latina passa ad Haupt Pharma». Più ufficiale di così. Un laconico comunicato stampa ieri diffuso alla Pfizer ha messo la parola fine alla presenza americana della multinazionale farmaceutica a Borgo San Michele. «Pfizer informa che è stato completato il processo di trasferimento dello stabilimento di Latina annunciato lo scorso aprile 2008: a partire da oggi (ieri per chi legge) lo stabilimento entra a far parte del gruppo tedesco Haupt Pharma, una delle più grandi aziende europee nella produzione per conto terzi e servizi farmaceutici». E infatti ieri mattina in via dei Monti Lepini sullo stabilimento bianco con i profili blu campeggiava il nuovo stemma come a dire: Haupt Pharma è qui. «Si conclude oggi il processo avviato lo scorso aprile per la ricerca di un potenziale acquirente, che potesse assicurare la continuità lavorativa e produttiva del sito» afferma Tony Maddaluna, vice presidente di Pfizer Global Manufacturing. «Gli oltre 450 dipendenti (473 per essere precisi, possibile che Maddaluna non ne fosse a conoscenza? n.d.r.) saranno tutti trasferiti alla Haupt Pharma, assieme alle risorse tecnologiche e strumentali dello stabilimento stesso. Questo accordo - aggiunge Maddaluna - maturato in un contesto critico per l’economia a livello mondiale, è un risultato positivo». La cessione del sito pontino, che la Pfizer aveva occupato per oltre 50 anni, rientra in una strategia globale della multinazionale americana che con l’acquisto della concorrente Wyeth deve in qualche modo tirare la cinghia. 68 milioni di euro costerà la fusione della competitor farmaceutica. Che rientreranno grazie a una associazione di banche e al taglio delle spese. Tra cui quelle per il personale. La forza lavoro a livello mondiale sarà ridotta del 10%, mentre gli utili, secondo la banca d’affari Credit Suisse cresceranno del 7% ad azione. Ma la conclusione della nota stampa è rivolta al futuro: «Lo stabilimento continuerà a produrre anche per conto di Pfizer a livello mondiale per i prossimi quattro anni». Quattro? Ma non erano due? Forse l’arrivo di Haupt si può salutare stendendo i tappeti rossi e lasciando al passato le polemiche che non hanno portato nulla di costruttivo.
mercoledì 4 febbraio 2009
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