Sergio Corsetti
“L’alunno F. C. allega alla verifica di tedesco 50 euro”. Una delle tante note-barzellette sulla scuola trasmesse da Le Iene. Sanzioni vere riprese dai registri di alcune scuole italiane. Tra le tante indagini più o meno scabrose, più o meno d’attualità, le Iene riescono a inserire, nella loro trasmissione, argomenti “minori” ma sempre simpatici e gradevoli al grande pubblico. La trasmissione di Italia 1, degli ormai mitici conduttori, Ilary Blasi, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, riserva in continuazione sorprese e servizi che colpiscono l’opinione pubblica, e può contare su un pubblico di storici telespettarori. Nella puntata del 13 febbraio la trasmissione ha trattato le cinque note scolastiche più clamorose della settimana. Tra le altre, simpatica quella in cui si puniva “l’alunno G. G. in quanto riconsegna la pagella firmata da Walter Zenga. Si ritiene non sia il padre”. Il tema ha avuto negli ultimi anni l’onore delle prime pagine prima con il libro di John Beer “La classe fa la ola mentre spiego” e, poi, repetita iuvant, “Gli alunni intonano canti alpini durante l’ora di disegno”. Per cui note tipo “E. ride da solo per venti minuti dopo aver frainteso il significato di zone tettoniche” o “D. ha la sindrome del verme e striscia sotto i banchi durante l’ora di inglese, disturbando la classe” rappresentano la normalità. Ovviamente il fenomeno può essere analizzato da almeno due punti di vista. Il primo, quello terra terra, con cui si affrontano i temi scolastici e della formazione. Dell’istruzione in Italia colpisce solo l’aspetto folcloristico. Spesso, il lavoro vero che c’è dietro non vine minimamente affrontato. Dall’altra, però, appare evidente come larga parte della classe docente italiana, anche dalal lettura di alcune di queste note, appare spaesata e a volte fuori luogo. Per cui “La classe mi applaude senza motivo”, nota riportata su un registro di liceo, potrebbe indicare il vero nocciolo della questione. Riuscirà la scuola italiana, e con essa gli insegnanti, a riconquistare il centro, il cuore della società tanto da meritare un applauso dovuto e sincero?
sabato 14 febbraio 2009
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