giovedì 8 aprile 2010

SERMONETA - Bristol annuncia tagli al personale


Teresa Faticoni
«Garantiremo il trasferimento di tutto il personale in forza nello stabilimento di Sermoneta, al nuovo gruppo industriale, secondo le norme vigenti e senza ripercussioni economiche nei confronti dei lavoratori; il cessionario si riserverà il diritto di eventuali misure di riorganizzazione». La Bristol comincia a parlare della cessione del ramo d’azienda alla Corden Pharma. E, con un ingiustificato linguaggio burocratico, annuncia tagli al personale. «Nutro fiducia affinché il rapporto che il colosso europeo ha intrapreso sul nostro territorio sia un rapporto duraturo, come lo è stato quello di Bristol - dice Armando Valiani segretario della Ugl chimici di Latina -. Sono convinto che l'intervento delle istituzioni nella trattativa sarà un valore aggiunto, data la crisi economica delle multinazionali, ed in vista di una probabile riorganizzazione del sito di Sermoneta che potrà destabilizzare ulteriormente l'economia del nostro territorio». Il riferimento di Valiani è all’ordine del giorno presentato dal consigliere comunale del Pdl di Latina Gianni Chiarato (ex segretario dei chimici Ugl) che chiede al sindaco Zaccheo di «rappresentare presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali, presso il ministero dello sviluppo e presso il presidente del consiglio la necessità di attivare tutte le procedure possibili per la salvaguardia dei diritti degli 815 lavoratori in una provincia come quella di Latina già messa a durissima prova dalla crisi economica». «La massima attenzione va posta al piano industriale che la nuova società presenterà nell’incontro previsto il giorno 12 aprile presso la Confindustria di Latina - dicono dalla Filctem Cgil di Latina -, in quanto sarà necessario verificare quale sarà la nuova missione produttiva, visto che Corden Pharma è una società terzista, quale accordo produttivo è stato stipulato con Bristol per assicurare continuità produttiva e quale progetto organizzativo sarà presentato a garanzia dei livelli occupazionali futuri».

1 commento:

  1. Gli 815 lavoratori sono diventati 801 così come si evince dalla comunicazione inviata da Confindustria alle organizzazioni sindacali.
    Forse qualche eletto potrà ancora dire io lavoro in Bristol.
    Lunedì forse si inizierà a delineare il futuro degli 801 lavoratori, ma quali garanzie potrà dare questa nuova società, rispetto al grande colosso Bristol????
    I politici???
    Fino a ieri erano impegnatti in una fitta campagna elettorale in cerca di voti.... Oggi, un inaudito silenzio, oramai le elezioni sono alle spalle.

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