martedì 30 giugno 2009

Controproposta Panapesca: ‘solo’ sette licenziamenti





Raffaele Vallefuoco

Dopo un giorno di estenuante confronto in regione, la Panapesca di Gaeta fa la sua controproposta, optando per 7 dei 14 esuberi annunciati. Un timido tentativo di apertura che sindacati e lavoratori stanno valutando in vista del nuovo incontro convocato per venerdì, sempre a Roma. «Anche se l'azienda ha ridotto il numero degli esuberi - affermano dalla pisana i sindacati che affiancano ventisei dipendenti raccolti in sit - in fuori dalla sede della Regione Lazio - le distanze da colmare sono evidenti. Tuttavia - precisa Eugenio Siracusa Flai Cgil - stiamo valutando con i lavoratori». Il testo proposto dalla ditta prevede che, oltre alla riduzione dei licenziamenti, si attivi la cassaintegrazione straordinaria a rotazione per altre quattro unità, più mobilità volontaria con incentivo di 15 mila euro. Critici anche su quest'ultimo punto i sindacati: «Questa soluzione, questo tipo di incentivo, non ci piace. Meglio, invece, la proposta di rotazione ogni 15 giorni per i lavoratori, che di fatto non perdono alcun contributo». In compenso «la ditta - sottolinea Siracusa - che i lavoratori accettino o meno la controproposta attiveranno l'esternalizzazione di alcuni importanti servizi. Per firmare - spiega in chiusura - abbiamo bisogno ancora di altre garanzie». Non preoccupa la scadenza dei settantacinque giorni utili per trovare una conciliazione tra le parti, in quanto, spiegano i sindacati, «è stato firmato dai presenti un verbale che deroga di due giorni la scadenza datata primo luglio». Intanto sul versante Ex Iver - Vtm, l'Ugl torna a tuonare contro l'azienda minturnese di verniciatura paraurti, inserita nell'indotto Alfa Romeo e Fiat, che non ha ancora elargito le ultime mensilità e il tfr agli operai mandati in mobilità. «Abbiamo sostenuto sin dal primo momento che l'accordo siglato tra Cgil, Uil, Cisal, Cisl e azienda, non dava garanzie ai lavoratori. Lo dicemmo allora e adesso i fatti, purtroppo, ci danno ragione» spiegano dal sindacato. «Gli operai - analizza Enzo Valente - responsabile Ugl Frosinone - sono stati trattati manco fossero carne da macello e solo da pochi giorni hanno ricevuto le prime rate della mobilità, pagate dall'Inps, su competenza della Regione Lazio». Meglio, invece, tornando a Gaeta, la Pozzi Ginori, dove le organizzazioni sindacali e l’azienda, in settimana, si incontreranno per monitorare l’andamento della cassaintegrazione straordinaria attivata negli ultimi mesi.

Nessun commento:

Posta un commento