martedì 23 dicembre 2008

Bisanzio-Aprilia, the end

Lidano Grassucci

È caduta la giunta Santangelo e, pare, non si sia fatta male. Nel senso che la storia di questa consiliatura ad Aprilia ha dell'incredibile. Santangelo è come Fregoli, riesce a cambiare pelle 100 volte e ancora 100. Il consiglio comunale di Aprilia è Bisanzio nel periodo di decadenza e allo stesso tempo di più alta sofisticazione. Fino a ieri Santangelo aveva in maggioranza Stradaioli che si era candidato contro di lui, all'opposizione quelli che gli hanno fatto campagna elettorale. Aprilia non ha bisogno di bizantinismi politici ma di teutonici governi. E', oggettivamente, una città non governata, una città dove la presenza pubblica, il suo ordine, è assente. Il problema è che è una grande città. Spesso per definirla abbiamo giocato sulla definizione che De Gaulle aveva dato dell'Europa: Aprilia è un gigante economico, una grande città, ma è un nano politico. Manca una classe dirigente per Aprilia e manca una classe dirigente di Aprilia per la provincia di Latina. Santangelo è la sublimazione di tutto questo, ingegneria politica sulle sabbie mobili amministrative. Due sono stati, fino ad ora, i politici di Aprilia di rilievo provinciale: Luigi Meddi e Gianni Cosmi.
Il primo, figlio di un tentativo di governo operaio della città (era sindacalista socialista), l’altro la riaffermazione delle radici contadine della Aprilia originale. Entrambi sono stati (e Cosmi ancora lo è) espressione di una Aprilia reale a fronte di una sorta di “derivati” politici che ha dato vita ad una bolla amministrativa che ora esplode e lascia dietro di se il nulla.
Possiamo criticare ma Cosmi aveva una idea di città, legata a Latina, con funzioni di servizio. Meddi aveva una idea di città, legata a Roma, con funzioni governate di cassa di compensazione davanti al gigantismo romano. Il resto è niente, è vuoto.
Da dove ripartire? Il centrodestra non avendo leader aveva preso Beckham a sinistra (Meddi divenne sindaco socialista con il sostegno del centrodestra), ora deve cercarne un altro. A sinistra Cosmi è ancora in campo, ma sono le idee ad essere confuse.
Con la crisi di Santangelo si chiude una stagione, quella del levantinismo apriliano. Cosa nascerà, è difficile saperlo.

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