lunedì 14 giugno 2010

FORMIA - Pd: apriamo il Teatro

Raffaele Vallefuoco  
Il teatro di via Olivastro Spaventola torna ad animare il dibattito politico cittadino. Con l'inaugurazione dell'ex cinema Miramare, grazie alla tenacia dimostrata dal presidente del Parco Riviera d'Ulisse, Erminia Cicione, e la ripresa dei lavori alla struttura che insiste nell'area mercato di Formia, in seguito alle pressioni fatte sull'amministrazione comunale, la città sta onorando il nome di Remigio Paone, straordinario registra teatrale che, alle soglie del 1900, ebbe i natali proprio a Formia. In particolare è il gruppo consiliare del Partito Democratico, nelle persone di Sandro Bartolomeo e Luigi De Santis, a chiederne le ragioni della mancata apertura. Parliamo di una struttura di 600 metri quadrati disegnata dall'architetto - designer Luca Ruzza e dalla scenografa Laura Colombo. Un pezzo d’arte destinata a un'utenza giovanile, ma non solo. In particolare spiegano i democratici: «La struttura polivalente di via Olivastro Spaventola è stata ideata e realizzata all’interno di un'interpretazione dell’amministrazione pubblica come promozione dell’unità, dello sviluppo e del progresso del tessuto sociale della comunità. Si è trattato infatti di costruire uno spazio sociale e ricreativo di cui la città avvertiva l’esigenza. Un luogo che avesse insieme un carattere versatile e una precisa identità» analizzano i democrat, dimostrando di avere a cuore il progetto da loro stessi  voluto. «Versatile perché deve rispondere alle richieste delle scuole che per la programmazione dei saggi annuali e per i loro percorsi educativi e ricreativi non trovano idonee le palestre. Anche le associazioni che operano sul territorio necessitano di uno spazio adeguato alla realizzazione delle loro iniziative, che faccia da supporto ai loro sforzi e ne faciliti la fruizione a un vasto pubblico». Teatro quindi, ma non solo. «Centro convegni, presentazione di libri, concerti, espressioni artistiche e scambi di esperienze, attività dei centri anziani», Insomma un luogo per tutti, «per continuare anche nei mesi invernali, quando gli spazi all’aperto non offrono soluzioni. L’altro carattere, spiegano dal Pd,  è quello dell’identità: «Cioè a dire che tutta la città deve riconoscere questo spazio come suo. Anche la collocazione, in una posizione baricentrica rispetto a tutto il territorio comunale, è stata scelta tenendo conto della sua funzione di incontro e di raccordo tra le diverse espressioni, esperienze e tradizioni della città. Il tutto attraverso una gestione che ne garantisca la funzionalità, la manutenzione e la sicurezza». Questa la base ideale su cui è stato realizzato questo progetto di prestigio, approvato e finanziato dalla Regione e ora pronto  per essere messo a disposizione dei cittadini.   Tuttavia, invitano Bartolomeo e De Santis: «All’attuale amministrazione resta il compito di aprire la struttura e di garantirne la fruizione, e di farlo subito, senza lasciare spazio al dubbio che si voglia sottrarre ai cittadini una opportunità così importante solo perché nata dall’iniziativa di altri. Sarebbe un grave errore e una colpevole mancanza».

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