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“Un cinema di qualità senza asterischi”. Così Ermanno Olmi, che ha proposto la candidatura al consiglio dell’Accademia, premia e si congratula con Bud Spencer e Terence Hill che vincono la statuetta del David speciale 2010. Per entrambi un riconoscimento speciale, quello del David di Donatello alla carriera. I loro film sono fra i più venduti in Italia: 10 su 100. Il primo visibilmente contento ringrazia tutti, dalla famiglia al pubblico, fino a quanti hanno contribuito al successo dei loro film. Ma qualcosa turba la soddisfazione, la felicità, di Terence Hill, durante la cerimonia di premiazione in onda qualche sera fa su Rai Uno, quando ha ricevuto l’ambito premio. Ha un’aria malinconica e dalle sue prima parole si capisce che non è solo un’impressione di chi guarda. Infatti, qualche ora prima, durante una passeggiata a Roma, in via dei Condotti, era stato derubato del portafogli. Un portafogli cui teneva in maniera particolare ed in cui teneva, fra le cose che ci si tengono dentro, le fotografie del figlio morto qualche anno fa. E si vede il suo disappunto, un velo di tristezza ne tradisce l’espressione mentre accenna il fatto. “Questa è una giornata iniziata male” dice un po’ commosso al microfono con la statuetta in mano, “ che sto cercando di far girare in positivo e questo premio mi è di grande aiuto” . Il giorno dopo fa un appello ai mezzi di comunicazione chiedendo che gli vengano restituite solo ed esclusivamente le foto, cui, pare comprensibile, era particolarmente legato. Io qualche dubbio che gli vengano restituite ce l’ho. I delinquenti si chiamano così, più per come sono che per quello che fanno. E di Arsenio Lupin ce n’era uno solo.
chevipera@libero.it
“Un cinema di qualità senza asterischi”. Così Ermanno Olmi, che ha proposto la candidatura al consiglio dell’Accademia, premia e si congratula con Bud Spencer e Terence Hill che vincono la statuetta del David speciale 2010. Per entrambi un riconoscimento speciale, quello del David di Donatello alla carriera. I loro film sono fra i più venduti in Italia: 10 su 100. Il primo visibilmente contento ringrazia tutti, dalla famiglia al pubblico, fino a quanti hanno contribuito al successo dei loro film. Ma qualcosa turba la soddisfazione, la felicità, di Terence Hill, durante la cerimonia di premiazione in onda qualche sera fa su Rai Uno, quando ha ricevuto l’ambito premio. Ha un’aria malinconica e dalle sue prima parole si capisce che non è solo un’impressione di chi guarda. Infatti, qualche ora prima, durante una passeggiata a Roma, in via dei Condotti, era stato derubato del portafogli. Un portafogli cui teneva in maniera particolare ed in cui teneva, fra le cose che ci si tengono dentro, le fotografie del figlio morto qualche anno fa. E si vede il suo disappunto, un velo di tristezza ne tradisce l’espressione mentre accenna il fatto. “Questa è una giornata iniziata male” dice un po’ commosso al microfono con la statuetta in mano, “ che sto cercando di far girare in positivo e questo premio mi è di grande aiuto” . Il giorno dopo fa un appello ai mezzi di comunicazione chiedendo che gli vengano restituite solo ed esclusivamente le foto, cui, pare comprensibile, era particolarmente legato. Io qualche dubbio che gli vengano restituite ce l’ho. I delinquenti si chiamano così, più per come sono che per quello che fanno. E di Arsenio Lupin ce n’era uno solo.
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