venerdì 7 maggio 2010

Crisi, la ricetta di Confindustria


Teresa Faticoni
«Non c’è dubbio che ci troviamo di fronte a una crisi annunciata». Comincia così l’articolato documento scaturito dalla riunione congiunta di giunta e consiglio direttivo di Confindustria che si è tenuto martedì. Un appuntamento necessario agli industriali, protagonisti dello tsunami economico finanziario che ha travolto questa provincia con un po’ di ritardo rispetto al resto del mondo, per analizzare nel dettaglio la grave situazione di crisi economica e occupazionale che ha travolto la provincia di Latina. Tutti, alla fine della riunione durante la quale si è registrato un ampio dibattito, hanno convenuto su un punto: serve un drastico cambiamento di rotta anche nelle modalità di interlocuzione con il sistema politico-istituzionale, per la messa in campo degli strumenti più adeguati a traghettare il territorio pontino fuori dall’attuale difficile situazione. «Il primo passo da compiere, fermi restando i tavoli istituzionali locali - ha commentato il presidente di Confindustria Latina, Fabio Mazzenga - è aprire un canale di comunicazione diretto e concreto con la Regione Lazio. Chiederemo al più presto un incontro alla Presidente, Renata Polverini, perché riconosca l’urgenza di un intervento deciso in favore del nostro territorio, trascurato per troppi anni». Su tutto grava uno step importante: il 15 luglio a Fossanova si terrà l’assemblea annuale con la partecipazione di Emma Marcegaglia. Sarà presentata una relazione sullo stato dell’arte. «Sarà quella, la prima occasione pubblica di verifica del percorso intrapreso - conclude Mazzenga -. Chiederemo alla presidente Marcegaglia, che abbiamo già investito del problema, di farsi portavoce e promotrice delle nostre istanze a livello nazionale, perché il “caso pontino” merita di essere affrontato con tutti gli strumenti possibili. In sostanza, la gravità della crisi impone urgentemente e nell’interesse generale che si ritrovi quell’unità d’intenti indispensabile a fissare i temi e i tempi per affrontare la situazione, concordando con il sistema politico un preciso calendario di impegni».

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