giovedì 29 aprile 2010

Perché i giovani si distaccano dalla politica



Andrea Asole
Fra i miei coetanei (sono un sedicenne) ho potuto constatare che c’è uno scarso interesse per la politica, la res pubblica e tutto ciò ruota attorno a questo mondo. Molto spesso i miei coetanei prendono la politica come una cosa che non li tocca minimamente e di conseguenza non si interessano: non si rendono conto che la politica decide a volte del nostro futuro e le decisioni di Palazzo spesso toccano in modo diretto sia il nostro presente, sia il nostro futuro.
Molti ragazzi e ragazze della mia età la vedano come una cosa troppo complicata da capire (sia chiaro, non sto dicendo che è semplice da comprendere), altri vedono i nostri governanti come una casta che usa il potere per interessi privati. Molte volte ho sentito dire la frase: «Non m’importa nulla della politica, tanto è tutto un mangia-mangia». Altri ancora ritengono che la classe dirigente di questo paese sia troppo anziana per venire incontro alle aspettative e alle esigenze dei giovani. Ci sono poi quei ragazzi (mi riferisco soprattutto ai giovani che cominciano a lavorare) che sentono le istituzioni, specie i politici locali, lontane da loro, lasciandoli senza un tramite fra loro e politica (però quando siamo in aria di elezioni promettono mari e monti). Il giovane lavoratore non si sente tutelato e percepisce spesso a rischio la sua posizione lavorativa. Inoltre molto spesso un politico non ha un linguaggio adeguato per parlare ad un pubblico giovanile (fatta eccezione per Silvio Berlusconi e Nichi Vendola).
Qui a Latina poi la delusione nei confronti del mondo politico è aumentata dopo lo scandalo che ha coinvolto l’ormai ex sindaco Vincenzo Zaccheo. Leggevo nei giorni immediatamente seguenti alla caduta del Sindaco Zaccheo delle opinioni di alcuni ragazzi raccolte da un quotidiano locale. Qualcuno era ottimista sul futuro della città, auspicandosi un sindaco più giovane
Credo di poter comprendere la frustrazione per il mondo politico che hanno molti ragazzi della mia età, ma non comprendo il modo di affrontare la cosa: se la politica non li soddisfa, la sentono come una cosa lontana e complicata, non resta loro che impegnarsi con tutte le loro forze affinché le cose cambino. Certo ci vorrà tempo, si deve trovare un riferimento e bisogna avere le idee molto chiare su ciò che si intende fare, ma solo dopo ci si potrà sentire cittadini a tutti gli effetti, partecipi attivamente al processo democratico.

1 commento:

  1. Bravo Andrea, fortunatamente però c'è ancora qualche giovane che si interessa alla politica proprio come noi ;)
    Continua così!

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