giovedì 1 aprile 2010

Filologico - Pasqua post-elettorale

Maria Corsetti

Ha colto di sorpresa questa Pasqua post elettorale, che arriva all’improvviso mentre tutti sono intenti a fare il conto dei “resti” e impegnati nel complicatissimo gioco del toto-assessori. La Pasqua in genere sta piazzata in mezzo alla campagna elettorale, dà un giorno di pseudo tregua ai candidati che ne approfittano per chiedere il voto ai parenti, organizzare la Pasquetta con gli elettori più fedeli, e scatenarsi nell’essemmesse più d’effetto, in grado di arruffianarsi i credenti, nascondendosi dietro la scusa della tradizione per strizzare l’occhio alle anime meno inclini alla religione. Via, quest’anno si azzanna la colomba senza pensieri. A qualcuno sembrerà più dolce, ad altri è andata già abbondantemente per traverso. 

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