lunedì 19 aprile 2010

BASKET - La noia serve anche a riflettere


Paolo Iannuccelli
Cosa dire ? Ci siamo annoiati, l’attesa era rivolta a una partita più intensa tra Latina e Casale Monferrato, una passeggiata per i piemontesi del grande coach Marco Crespi. Qualche contestazione del pubblico verso i giocatori di casa con canti come “andate a lavorare”,  le duecento persone presenti al Palabianchini rappresentano un record negativo per la Lega due. I nerazzurri – come ha sottolineato Crespi in conferenza stampa – hanno disputato un campionato dignitoso, non hanno mai mollato, l’unica figuraccia è stata proprio quella con la Fastweb, squadra che senza fare nulla di trascendentale ha vinto con uno scarto impensabile alla vigilia.  Inutile parlare della partita che rilancia Casale verso la seconda posizione con grande dispiacere del Veroli, presente con Antonello Riva, il general manager sul parquet di via dei Mille. Al palazzetto si è parlato molto del futuro del basket a Latina, alla luce anche della nuova situazione creatasi in Comune con l’assenza di Vincenzo Zaccheo, da sempre molto vicino al club presieduto da Giacomo Londero.  Una cosa  è certa: la retrocessione non si può evitare, il ripescaggio sarà molto difficile anche se taluni bene informati girano che due società di Lega due siano in forti difficoltà economiche. Tanta attenzione, invece, per il nuovo campionato istituito dal 2012 dalla Fip, un tra Lega due ed A dilettanti, con un girone unico a 16 squadre, l’obbligo di sei under a referto. Dieci squadre saranno invitate a partecipare in base a determinati requisiti con precedenza per i grandi centri urbani privi di grande basket come Genova, Torino, Bari, Palermo, Cagliari ed altri. Una sorta di campionato per far crescere i giovani con una sola promozione in Lega due. Una mossa intelligente di Dino Meneghin, il presidente federale, che ha finalmente compreso che non si può andare avanti senza wild card e inviti. L’America ha sempre qualcosa da insegnare, va imitata più spesso.  Il progetto federale potrebbe anche interessare Latina, una piazza storica che non dovrebbe avere problemi ad essere chiamata dalla Fip a disputare il nuovo campionato dilettantistico nazionale, questo però, tra 16 mesi. In questi giorni si stanno tenendo anche delle mini-riunioni per cercare di salvare il salvabile in casa nerazzurra, mettendo assieme persone appassionate disposte a credere a un progetto nuovo, con un bilancio alla portata della società, senza voli pindarici e tanta presenza sul territorio. Sarà molto difficile salvare il titolo sportivo ma qualche tentativo va fatto, la passione non può essere cancellata dai risultati negativi, Latina e il basket sono due cose indissolubili., potrebbe essere proposto anche un azionariato popolare che ha salvato molte situazioni nello sport italiano.  In città a praticare lo sport della palla a spicchi sono in 1500 giovani, 16 le società affiliate, tanti gli eventi di spicco in programma. Il passato va messo immediatamente da parte senza assurde polemiche, rancori e personalismi, per rilanciare una disciplina che è sempre piaciuta alle gente. Solo una politica comune può dare gli effetti sperati.

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