mercoledì 24 marzo 2010

SEZZE - Estrusione Italia vuole licenziare

Teresa Faticoni
Tutto è avvenuto in 4 ore. La Estrusione Italia ha deciso di aprire la procedura di mobilità per 17 persone. Venerdì scorso l’azienda aveva incontrato i sindacati presso i locali di Confindustria Latina per discutere della cassa integrazione che l’azienda aveva deciso di aprire per un calo di commesse. Un calo improvviso, perché fino a due settimane fa la Estrusione Italia produceva profilati in alluminio lavorando a ciclo continuo. Aveva però dichiarato di voler fermare lo stabilimento per due settimane, ricorrendo ala cassa integrazione ordinaria per 12 operai e 5 impiegati. Utilizzando la rotazione per spalmare il disagio. Si stava trattando per questo venerdì in associazione industriali. E l’incontro si era riaggiornato a ieri mattina perché in quella occasione il management non aveva portato al tavolo delle trattative le risposte necessarie alle parti sociali per trovare un accordo. Poi la doccia fredda. Venerdì in serata è arrivato alle organizzazioni sindacali il fax con cui la Estrusione Italia apriva la mobilità per 17 dipendenti su 91 totali. «Non si inventa la mobilità in tre ore - dichiara Tiziano Maronna, segretario generale della Fiom Cgil di Latina -, questa azienda è ingovernabile». Per legge, infatti, non si può aprire una procedura di mobilità nel momento in cui si sta usfruendo di una cassa integrazione ordinaria. A questo la Estrusioni avrebbe risposto dicendo che in questi giorni avrebbe deciso, unilateralmente, di convertire i giorni di cassa in ferie. E i lavoratori non sono stati avvertiti. I sindacati ieri, nel lungo incontro in Confindustria - mentre in via Montesanto si erano radunti i lavoratori che hanno scioperato per otto ore con adesione del 100% alla protesta - hanno chiesto che si acceda prima alla cassa integrazione straordinaria: per mantenere i posti di lavoro e capire come l’azienda si voglia strutturare per il futuro. Perchè a Sezze si parla di ristrutturazione da tre anni. «In provincia di Latina - conclude Maronna - non abbiamo mai firmato mobilità per licenziare. Non lo faremo adesso». Intanto oggi si tiene l’assemblea dei lavoratori per capire quali azioni intraprendere mentre l’incontro in Confindustria è stato riaggiornato a giovedì.

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