lunedì 15 marzo 2010

L'ARCINORMALE - Regime e comunisti



Lidano Grassucci

Vanno di moda le manifestazioni di piazza. Una volta si protestava per… il divorzio, o contro il divorzio. Per regolamentare l’interruzione di gravidanza o per difendere la vita. Si manifestava contro l’invasione americana del Vietnam, o a favore. Insomma la manifestazione aveva un nemico, uno scopo, un obiettivo.
Mi spiegate perché hanno manifestato in 25mila a Piazza del Popolo sabato scorso? Dice, contro il regime e le prepotenze di Berlusconi. Giusto, ma su questo si sono pronunciati per 5 tribunali della Repubblica e tutti “a sfavore” del prepotente. Quello, il prepotente, ci ha fatto anche un decreto legge che si è dovuto rimangiare. La lista del Pdl a Roma non c’è. Quindi? Non c’è il regime di Berlusconi. Si protesta contro un nemico oggettivamente inesistente.
Ergo: non capisco la protesta di sabato scorso e capisco ancora meno quella di sabato prossimo di Berlusconi. Con chi se la prendono? La lista non l’hanno presentata con chi protestano? Hanno fatto un decreto inapplicabile, con chi se la prendono?
Il nemico chi è? L’obiettivo qual è? Non si può pretendere di vincere il campionato senza aver iscritto la squadra, l’Alfa Romeo non può puntare alla vittoria del gran premio di formula uno senza aver preparato la macchina e protestare contro Ecclestone.
Insomma siamo alle manifestazioni inutili, spero che all’estero non se ne accorgano faremo una magra figura: gli italiani quando non hanno niente da fare manifestano.
Morale della favola: in Italia non c’è regime e i comunisti non bloccano le liste. Poi fate voi.

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