venerdì 5 febbraio 2010

Latina piange Giovanni Ferrante ritrovato sotto la neve di Roccaraso


Paolo Iannuccelli

Giovanni Ferrante, 49 anni, non di divertirà più con lo snowboard sulla neve o con il surf al mare, a lui piacevano gli sport un po’ spericolati, era un atleta di razza, con attitudine per ogni disciplina. Sapeva districarsi in tutto, anche nel tennis e nel kytesurf, era sempre ammirato per il suo viso abbronzato e la linea perfetta. Quando gestiva un negozio di articoli sportivi in via Isonzo, Giovanni era al centro di tante iniziative, a lui si rivolgevano  per consigli  sulle tavole a vela o gite in montagna. Lo sport era fonte di vita, non trascurava nulla per essere sempre in forma. Dopo due giorni di ricerche, la tragica notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Ferrante, con profonda commozione a Latina, dove la notizia si è sparsa rapidamente in mattinata, da un cellulare all’altro e attraverso le fonti d’informazione nazionale e locale.  A causa delle avverse condizioni meteo e del vento, è stato ricoperto dalla neve all’Aremogna di Roccaraso, che lo ha reso invisibile ai soccorritori che erano impegnati nelle ricerche sul posto. Grazie agli elicotteri  è stato possibile vedere la tavola, tranciata in due, dell’appassionato di  snowboard pontino. Ferrante, che si trovava sulla pista Macchione, stava cercando di raggiungere Le Gravare attraversando una zona in fuori pista, impervia con bosco e rocce. Il passaggio dello sciatore ha provocato una piccola valanga che lo ha trascinato nei pressi del bosco sottostante. Il corpo è stato trovato a un metro di profondità, cosa che ha reso difficile l'avvistamento, con entrambe le gambe rotte per la caduta. Al momento sono in corso le indagini per accertare le cause della morte, sicuramente dovuta a soffocamento. Le ricerche erano cominciate da parte del Corpo forestale dello Stato, insieme alle altre strutture di protezione civile, tre giorni fa. Giovanni, nato in provincia di Caserta, ma  residente a Latina dove tutti lo conoscevano, si era recato lunedì scorso sulle piste della stazione sciistica di Roccaraso assieme a una comitiva che ha lasciato intorno alle 16 per continuare a sciare, una delle cose che gli piaceva di più. La sua tecnica era molto collaudata e raffinata, ma la sorte non gli è stata benigna, come è accaduto a molti appassionati della montagna negli ultimi tempi. Gli appelli del Corpo Forestale sono continui: attenti a non recarvi in zone impervie e pericolose.  Sul posto è intervenuto il sostituto procuratore di Sulmona, Maria Teresa Leacche, che ha dato la disposizione per il trasferimento del corpo nella cittadina di Castel di Sangro dove verrà effettuata l’autopsia.

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