giovedì 21 gennaio 2010

L'ARCINORMALE - Puglie, Fondi e segnalazioni

Lidano Grassucci 


Niki Vendola, presidente della Puglia, decide di far diventare primario non un suo lontano cugino barbiere, ma un luminare pugliese che lavorava in America da anni. Un grande. No, interviene la magistratura e gli contesta di aver “favorito” il luminare. Cosa avrebbe dovuto fare? Tenersi somari locali e lasciare il talento pugliese agli americani? Naturalmente Vendola ha fatto bene a farlo, e credo che lo dovrebbe fare sul serio se non lo ha fatto. Basta con questa ipocrisia che è figlia della controriforma che voleva fermare il dilagare della protesta morale del nord inventandosi una morale da piazza con dietro ipocrisie private. L’alternativa? Gli ospedali pugliesi vuoti, e i malati di Puglia “emigrati” negli Stati Uniti per farsi curare dal paesano.
Dico questo perché leggo con scandalo una storia di raccomandazioni nostrana: un consigliere regionale, Claudio Fazzone, segnala dei radiologi al direttore generale della azienda sanitaria. Perché qualcuno pensa che i rapporti epistolari tra un politico eletto e un direttore generale della Asl erano basati sull’amore, su cose di sesso, sulle gite ad Ariccia, sull’ultimo modello della Volskwagen?
Se ci vogliamo prendere, controriformisticamente, in giro va bene altrimenti è solo ipocrisia. E chi si fa meraviglia è solo uno che non ha potuto entrare nel sistema.
Vengo da un posto in cui quando qualcuno ha un problema la prima cosa a cui pensa, per risolverlo, è: “chi conosco?”. Ci sarà sempre un paesano, un cugino, un lontano parente a cui rivolgersi. Noi abbiamo inventato il welfare della “conoscenza”. E’ un vizio? Si, pure grave. Ma non è un reato, discutere di questo vizio è discutere di una cultura nazionale. Non che gli altri siano da meno, il presidente francese “favorisce” il figlio, in Inghilterra, nella civilissima Svezia, nella moderna Spagna il capo dello Stato e figlio di famiglia, le monarchie evitano concorsi, elezioni, e selezioni. Ci pensa papà, o come in Inghilterra mamma. Nella Camera dei Lord il padre lascia il posto al figlio. Tutto codificato senza ipocrisia.
Da noi no, ci si fa meraviglia se non possiamo essere raccomandati. E la raccomandazione è deleteria se favorisce gli altri, positiva se riguarda me.
Fazzone lo ha fatto su carta intestata, gli altri? Craxi finanziava il partito suo come si usava, pure gli altri lo facevano, ma lui era piu’ cattivo, era il capo e quando il capo cade in disgrazia trova solo ex amici.
Non voglio dire nulla ma certe penne al servizi permanente effettivo di bari di vita che giudicano gli altri, sono ammirevoli. Novelli alchimisti della morale.
Nei concorsi in magistratura si copia, per l’esame di Stato da avvocato si emigra e via dicendo, ma quando bariamo noi va bene, se lo fanno gli altri?
Quale politico non ha segnalato? Quale cittadino non ha cercato la segnalazione? Le referenze che rilasciano i datori di lavoro agli ex dipendenti con la dicitura “è persona stimata e lavoratore indefesso”, cosa è? Il professore universitario che segnala lo studente “diligente e profittevole” cosa fa?
E le preghiere non sono richieste di “raccomandazione” a chi tutto puo’? Le messe a suffragio non cercano di perorare ingressi paradisiaci? La vendita delle indulgenze (accesso diretto in paradiso) cosa è?
Non voglio giustificare ma il sacerdote che raccomanda il defunto è penalmente responsabile? Il Re che abdica al figlio, cosa fa? (Per un repubblicano come me bestemmia, ma per i monarchici esercita un diritto divino).
Chiudo pensando a quante raccomandazioni hanno fatto i socialisti, i cattolici, i comunisti quando sono entrati nello Stato in nome, e per conto, degli ultimi.
Qui mi fermo aggiungendo che puoi avere la raccomandazione che vuoi, ma se sei cretino tale rimani e non c’è lettera di segnalazione che tenga. E anche in paradiso mi sa che ci si va non per raccomandazione, ma per merito.
E la preghiera? L’Indulgenza? Conta poco. 

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