domenica 6 dicembre 2009

SPIGNO SATURNIA - Consiglio comunale dei giovani: un'iniziazione politica


Raffaele Vallefuoco
I manifesti per il rinnovo del consiglio comunale dei ragazzi di Spigno Saturnia campeggiano nel centro cittadino. Difficile non notarli per colore e fantasia. Eppure questo strumento di partecipazione è stato snobbato. Alle 12 di sabato mattina, infatti, termine ultimo per la presentazione delle liste in Comune, i dipendenti non hanno depositato alcuna candidatura. Il consiglio, a meno di deroghe al termine previsto, quest'anno andrà deserto. Un vuoto di democrazia? No, secondo il presidente uscente Salvatore Palazzo, il quale esprime serie riserve sulle decisioni assunte dagli amministratori senior. «In questi mesi c'è stato un vero e proprio caso politico - spiega il quasi ex presidente dell'assise giovanile - la maggioranza non ha voluto aggiornare il nostro statuto alla luce delle nuove direttive della regione Lazio e delle nostre proposte. Come consiglio, lo ricordo, ci siamo espressi proprio per un aggiornamento. Eppure il documento, così come approvato dal consiglio comunale, è esattamente diverso da come lo avevamo ideato». Ma l'analisi di Salvatore Palazzo assolve i suoi coetanei e affida le responsabilità di questo fallimento ai "grandi". «C'è stato proprio un rifiuto da parte dei ragazzi. Certo si è trattato di scelte del tutto autonome, ma sta di fatto che quest'anno non avremo le elezioni». Peccato perché questo strumento può costituire una sorta di iniziazione politica. L’assise junior? «Avoglia che la consiglio» ci spiega il presidente uscente, che da regolamento non può ricandidarsi. Certo, da una diversa prospettiva può essere visto come le macchinine Hotwheels: nient'altro che miniature delle sfreccianti auto da corsa. Ma questo punto di vista può essere fugato dall'esperienza diretta di chi questo strumento lo ha avuto tra le mani. «Credo che questo sia l'unico modo di partecipare alla vita politica per noi giovani. Ma...» prosegue: «O lo fai bene, e allora ti senti protagonista, o è solo un giocattolo. Noi il modo per renderlo un'occasione per la città lo abbiamo indicato. Ma non siamo stati ascoltati». Il consiglio comunale dei giovani può essere un osservatorio per interagire con il microcosmo degli under 25, nonché il modo per promuovere «la partecipazione dei giovani alla vita sociale, politica e culturale del paese, allo scopo di favorire la libera espressione del loro punto di vista» recita il sito internet regionale che ne promuove l'adozione. Anche Minturno ha seguito l'esempio di Spigno. Presidente dell'assise junior è Manuela Cappuccia. Per i minturnesi siamo ancora al giro di boa, ma già si pensa alla nuova formazione del 2010. Tra difficoltà varie questo consesso continua la sua proficua attività. Tuttavia sconta l'anonimato a causa di un grave deficit di comunicazione. A Formia, invece, il delegato alle politiche giovanili Stefano Zangrillo ha sposato l'iniziativa aderendo al bando regionale. Ma per l'istituzione si aspettano risposte della Pisana. Idem per Gaeta. Per la città, che ha conosciuto una prima esperienza di consiglio comunale baby sotto la giunta D'Amante, interviene il vicesindaco Salvatore Di Ciaccio, delegato alle politiche giovanili: «Quest'anno abbiamo approvato un odg in consiglio comunale proprio per la sua istituzione. Aspettiamo i fondi dalla Regione». In realtà i vari comuni potrebbero autonomamente attivare l'assise, ma con la generalizzata carenza finanziaria servirebbe una scossa. Una consapevole richiesta da parte dei suoi protagonisti. Avanti giovani, attivatevi presso il vostro comune. 

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