mercoledì 25 novembre 2009

Le grandi pulizie di Natale

Pontinia


Due fine settimana per liberarsi dai rifiuti ingombranti. Il Comune e la Trasco propongono le oasi ecologiche itineranti

Maria Corsetti


Quattro giorni dedicati a svuotare le case dai rifiuti ingombranti, due fine settimana in cui diverse zone di Pontinia si trasformeranno in isole ecologiche itineranti. Un’iniziativa - a cura del Comune di Pontinia e della Trasco, la municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti - mirata a sensibilizzare i cittadini, a incentivarli all’utilizzo di un servizio pubblico e gratuito che permette di  svuotare le case di oggetti ingombranti e vecchi, senza degradare l’ambiente. Via quindi vecchi televisori, computer ormai superati, reti e materassi, e tutto quanto purtroppo vediamo spesso abbandonato ai margini delle strade, nei fossi, a testimoniare una completa disattenzione per il mondo nel quale si vive. Le isole ecologiche itineranti - previste dalle 10 alle 16 di sabato 5 dicembre a Piazza Kennedy, di domenica 6 in Via Moro, di sabato 12  in Zona Cotarda e di domenica 13 in Zona Quartaccio - sono state presentate dall’assessore all’ambiente del Comune di Pontinia, Valterino Battisti e dall’amministratore unico della Trasco, Sebastiano Gobbo. “Questi due fine settimana dedicati alla raccolta dei rifiuti ingombranti - ha sottolineato Battisti - vogliono essere un ulteriore suggerimento ai cittadini di utilizzare quanto già possono richiedere ogni giorno, ovvero il ritiro da parte della Trasco dei rifiuti ingombranti. Alle volte magari non ci si pensa, organizzando quattro giornate si porta sotto i riflettori un servizio di cui come amministrazione andiamo orgogliosi, considerando che la raccolta differenziata, da quando è partita in maniera capillare lo scorso giugno ha registrato un 45% di rifiuto selezionato. Un risultato ottenuto con una spesa minima, relativa all’acquisto dei contenitori e delle buste”.  Nelle isole ecologiche itineranti si daranno anche informazioni sulla differenziata. Come ha spiegato Sebastiano Gobbo: “Prima dello scorso giugno non era stato posto l’accento sulla questione legata alla formazione, che invece è importantissima. Bisogna invertire l’ottica, è necessario vedere una risorsa nei rifiuti, non un problema. Ricordo che tutti i nostri servizi sono totalmente gratuiti per il cittadino, che può telefonarci ogni giorno per chiedere di andare a prelevare i rifiuti ingombranti al suo domicilio”.
In attesa che la telefonata alla Trasco diventi un’abitudine, meglio farsi vedere, raccontarsi, per questo sono stati scelti due fine settimana. “Fare una manifestazione di sabato e di domenica - ha spiegato l’ingegner Corrado Corradi, capo settore del Comune - significa venire incontro alle esigenze della famiglie, impegnate con il lavoro durante la settimana. Abbiamo concentrato le isole nei giorni festivi, ma ricordiamo che nei feriali il servizio è comunque attivo. Abbiamo dovuto mettere in campo un grande sforzo organizzativo per non aumentare i costi. Il risultato è stato che i costi oggi sono in diminuzione. Mentre infatti prima c’era una spesa fissa che era quella della discarica di Borgo Montello, oggi trattiamo con diversi conferitori, a seconda del rifiuto, e trattiamo su prezzi diversi”.
Ma andiamo a vedere come procede in città la raccolta differenziata. Innanzitutto va precisato che è partita a pieno regime sono nel centro urbano, quindi è interessata circa metà della popolazione. Ma i risultati in pochi mesi sono stati strabilianti: un 45% che fa ben sperare circa gli esiti futuri. Quanto alla popolazione che vive in campagna c’è ancora da studiare una soluzione ottimale. Non che non si possa accedere alla raccolta differenziata, ma l’estensione del territorio presenta problematiche diverse da quelle del centro. Quanto ai sistemi di raccolta sono stati organizzati diversi cassonetti a seconda del rifiuto dove ogni giorno il cittadino può versare senza che la città subisca un degrado estetico.
Con risposte così immediate da parte della cittadinanza non è utopia pensare di arrivare al conferimento personalizzato dove chi più differenzia meno paga. “E’ un’esperienza - ha spiegato Gobbo - che nel Nord Italia sta andando benissimo, ma lì sono partiti con la differenziata venti anni fa. Ma questo non significa che noi non possiamo recuperare sul tempo”.

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