Interviene anche la Fondazione Antonino Caponnetto che esige un confronto sereno
Raffaele Vallefuoco
Un esempio di grande onestà e professionalità. Così viene descritto il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Castelforte Salvatore Forte, che riceve ancora la solidarietà da parte del mondo della scuola del sud pontino. In particolare questa volta a formalizzare la vicinanza al dirigente, dopo l’ultimo consiglio comunale di Castelforte, definito dal legale difensore Stefano Martone «un processo con accusatori e giudicanti riuniti sotto una unica veste», è una delegazione degli Istituti scolastici di Formia, Minturno, Gaeta, Scauri e Itri. Un coro al quale si aggiunge padre Domenico De Rosa che, attraverso una nota congiunta, dà prova di grande testimonanza e affetto. Affermano, infatti: «In tutta la nostra lunga esperienza di docenti in varie scuole della provincia, condivise in moltissimi anni di lavoro con il dirigente Salvatore Forte, non è mai accaduto di assistere ad un processo, né mai era possibile solo immaginarlo, come quello che ha dovuto, subire nel consiglio comunale di domenica 13 settembre ad opera della maggioranza del Comune di Castelforte, il dottor Forte. Sentiamo il dovere di esprimere, in qualità di ex colleghi e amici e soprattutto di educatori tutta la nostra solidarietà a Salvatore Forte che ha saputo sempre dare esempio di onestà e professionalità, sia come docente e ancor più come dirigente, aiutando i colleghi, le famiglie e soprattutto i ragazzi, impartendo insegnamenti, oltre che scolastici, di vita. Non crediamo a quanto detto in quanto pretestuoso e inverosimile - concludono - perché bene conosciamo l’amico al quale esprimiamo tutta la vicinanza e il sostegno». Si inserisce nel dibattito anche la Fondazione Antonino Caponnetto: «I fatti così come determinatisi rendono evidente una riflessione: l’accanimento contro il dirigente Salvatore Forte, pur nel rispetto di tutte le posizioni in campo, sono indegne di un Paese civile. Si auspica, per questo, che la discussione rientri nei ranghi di un confronto sereno e civile tra le parti».
Raffaele Vallefuoco
Un esempio di grande onestà e professionalità. Così viene descritto il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Castelforte Salvatore Forte, che riceve ancora la solidarietà da parte del mondo della scuola del sud pontino. In particolare questa volta a formalizzare la vicinanza al dirigente, dopo l’ultimo consiglio comunale di Castelforte, definito dal legale difensore Stefano Martone «un processo con accusatori e giudicanti riuniti sotto una unica veste», è una delegazione degli Istituti scolastici di Formia, Minturno, Gaeta, Scauri e Itri. Un coro al quale si aggiunge padre Domenico De Rosa che, attraverso una nota congiunta, dà prova di grande testimonanza e affetto. Affermano, infatti: «In tutta la nostra lunga esperienza di docenti in varie scuole della provincia, condivise in moltissimi anni di lavoro con il dirigente Salvatore Forte, non è mai accaduto di assistere ad un processo, né mai era possibile solo immaginarlo, come quello che ha dovuto, subire nel consiglio comunale di domenica 13 settembre ad opera della maggioranza del Comune di Castelforte, il dottor Forte. Sentiamo il dovere di esprimere, in qualità di ex colleghi e amici e soprattutto di educatori tutta la nostra solidarietà a Salvatore Forte che ha saputo sempre dare esempio di onestà e professionalità, sia come docente e ancor più come dirigente, aiutando i colleghi, le famiglie e soprattutto i ragazzi, impartendo insegnamenti, oltre che scolastici, di vita. Non crediamo a quanto detto in quanto pretestuoso e inverosimile - concludono - perché bene conosciamo l’amico al quale esprimiamo tutta la vicinanza e il sostegno». Si inserisce nel dibattito anche la Fondazione Antonino Caponnetto: «I fatti così come determinatisi rendono evidente una riflessione: l’accanimento contro il dirigente Salvatore Forte, pur nel rispetto di tutte le posizioni in campo, sono indegne di un Paese civile. Si auspica, per questo, che la discussione rientri nei ranghi di un confronto sereno e civile tra le parti».
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