giovedì 27 agosto 2009

Ronde e camicie colorate

 
Lidano Grassucci
Merolla, sindaco del Pdl di Cisterna, dice: “le ronde non servono”. Sono d’acordo e dico di piu’: o fanno ridere, o sono pericolose. Mi domando: chi è quella persona sensata che di notte si mette in giro, dopo che ha lavorato 8 ore, dopo che non ha visto i figli dalla mattina per difendere la virtu’. Li vedete questi appenzelliti, nullafacenti, che invece di giocare a tre sette passeggiano per città e campagna? Mi dicono, ma al nord quelli della Lega? Abbiamo già dato, e tanto, a quelli con le camice nere, mo quelle verdi no. Sono belle le camice hawaiane, le camice a righe. La tinta unita no, no è di chi non ha gusto o di imbecilli che giocano a fare i soldati. Ha fatto bene Merolla, faranno bene altri sindaci a impedire che questi dilettanti allo sbaraglio si facciano male.
Vengo dalla gente di palude, gente che ha vissuto per secoli con la democrazia del coltello. Da noi la mafia non attacca perché siamo, da sempre, armati ciascuno per se. Da 150 anni, soli, siamo italiani e abbiamo “digerito”, con non poche difficoltà, i carabinieri e la polizia. Abbiamo digerito con difficoltà che un libero demandasse ad altri la tutela delle sue ragioni. Vi immaginate accettare che un perdigiorno viene a sindacare su dove mi trovo, o su cosa faccio. All’ingresso di Cisterna c’è scritto: “città dei butteri”. Che vuol dire gente libera, gente che non conosce filospinato, confini, regole. Gente che non rispetta niente se non la propria libertà, mettere delle spie a controllare questa gente è come ingabbiare una volpe. E’ come chiedere a dei lupi di comportarsi da barboncini.
La sicurezza non è data da cretini che girano con le camice colorate, ma dal rispetto. Sapete perché abbiamo fiducia nei carabinieri? Perché quando tutti sono scappati, perché quando lo Stato era fuggito, loro sono rimasti nelle stazioni, nelle caserme, con la gente che aveva bisogno. Le camice nere se l’erano data a gambe, vigliaccamente e il loro capo non fu da meno. Facciamo così: i cittadini facciano i cittadini liberi, e i carabinieri facciano il loro lavoro.
E consentitemi: mandiamo Bossi a pascolare le vacche a Ponte di legno con Zaia, e Maroni a suonare la batteria. Lo Stato è una cosa seria, troppo seria per farci giocare sta gente. 

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