Francesco Avena
Primi turisti, primi disagi. Non è stato difficile trovare nei giorni scorsi, e anche ieri molti cassonetti dell’immondizia nelle aree periferiche lo erano, colmi di rifiuti. Colpa del ponte del primo maggio, che insieme ai primi villeggianti ha portato anche immondizia. La domanda: possibile che per soli tre giorni di turismo i contenitori debbano restare pieni di rifiuti senza che gli operai della Terracina Ambiente riescano a mantenere in ordine tutto il territorio comunale? Non ci sono stati scioperi dei netturbini in questi giorni, né tantomeno agitazioni dei dipendenti della società mista. Eppure farsi un giro in viale Leonardo Da Vinci per imbattersi in cumuli di sacchi dell’immondizia accatastati a bordo strada, tutt’intorno ai cassonetti. Pare che per superare questa mini emergenza si sia fatto arrivare da Latina un camion a sostegno di quelli della Terracina Ambiente. E tutto, si sa, ha un costo. A proposito di spese: chi paga i soldi previsti dal piano Santoro? Un anno fa di questi tempi, il tecnico nominato dal Comune per stendere un elaborato che organizzasse la raccolta differenziata, presentava i risultati del suo lavoro. Oggi quei risultati sono rimasti sulla carta, niente si è concretizzato nella pratica. Ieri mattina doveva svolgersi una riunione della Terracina Ambiente, poi saltata a quanto sembra per indisponibilità del sindaco Stefano Nardi. All’ordine del giorno dell’assemblea, il punto della situazione sulle sorti del piano Santoro. Il Comune non sarebbe disposto a pagare alla società mista, quindi anche a sé stesso visto che detiene il 51% della proprietà della società partecipata, le cifre previste per lo svolgimento della raccolta differenziata. Giustificando questa scelta con il fatto che la Terracina Ambiente non ha messo in piedi alcun tipo di raccolta differenziata nei parametri stabiliti da Carlo Santoro nel suo piano d’azione. Ma senza quei soldi il servizio non potrebbe reggersi. E in termini pratici questo si traduce nell’immobilismo della raccolta differenziata, ancora a livelli infimi e preoccupanti per una città tra le più importanti della provincia di Latina. Una nuova assemblea del CdA della Terracina Ambiente è fissata per il 15 maggio.
martedì 5 maggio 2009
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