lunedì 18 maggio 2009

L'ARCINORMALE - Macci e la puzza di vecchio

Lidano Grassucci
Mi scuserete se ho un problema con il termine “nuovo”. Che cosa è nuovo? E’ una cosa che prima non c’era. E’ cosa nuova quella che “prima” non potevi neanche immaginare ci fosse. E’ nuovo il telefono quando viene scoperto e prima non c’era. E’ nuovo il cellulare quando scoperto diventa qualche cosa che “prima non esisteva. E’ vecchio quel che continua ad esserci e c’era già.
In politica è nuovo Berlusconi nel ’93, è nuovo Di Pietro la prima volta che si è presentato.
Il nuovismo piace molto, soprattutto ai vecchi che vogliono rifarsi di una verginità che, forse non hanno mai avuto. Si è presentato come nuovo alle comunali di Latina Fabrizio Cirilli che, a dire il vero, era stato assessore di uno dei grandi vecchi della politica di Latina, Ajmone Finestra. Diciamo che era, Cirilli, un nuovo candidato. Ora sta con Michele Forte nell’Udc, Forte era sindaco di Formia per la Dc quando io e Cirilli stavamo al liceo, giocavamo con le rivoluzioni, diciamo che il nuovismo di Cirilli è finito nell’andreottismo piu’ marcato. Un nuovo che è come il Rosso Antico, quel liquore che era così vecchio che neanche ce lo ricordiamo piu’. Adesso è nuovo Umberto Macci, sindaco di Priverno per il centrodestra. Direte, e a questo che gli dici?
E’ così nuovo che sta accanto a Giuseppe Ciarrapico che è stato accanto a tutti, è il Paolini della politica: stava con Almirante, ma anche (soprattutto) con Andreotti; era balilla ma anche (e soprattutto) democristiano; era fascista, ma non gli dispiaceva Craxi; era fascista ma stava con Berlusconi. Diciamo che è uno di mondo, capisce sempre chi comanda e gli si fa la foto accanto. Nuovo? Ci vorrebbe parecchia Perlana, tanta varechina, ma la puzza di stantio proprio non si toglie. Quella puzza di Italia muriatico-andreottiana, scisto-conveniente, furbastro-moralista proprio non va via. Umbertino è nuovo ma la puzza di vecchio è inquietante.
Ma c’è Conte. Si, che è deputato della repubblica dal ’94 e nessuno, dico nessuno, se ne è accorto da noi. Lo intervistai la prima volta a Sezze, da Santuccio, proprio quell’anno. Conosceva solo la tassa dei frigoriferi, fu difficile finirla. Da allora sono passati 15 anni. Nuovo? Se era bono avrebbe fatto vedere lo stravedere a Formia, ma lì lo conoscono in pochi. Diciamo che è una novità se qualcosa fa.
Non ho mai amato i novisti, ma non sopporto l’odore di vecchio, non sopporto l’antiquariato passato per ficata post moderna.
In America chiedono agli elettori: ma voi comperereste l’auto usata da questo signore?
Io non comprerei l’auto usata da Ciarrapico, manco regalata. Puzza di vecchio, tanto vecchio. Quella di Conte? La preferisco nuova.
E mi sta simpatico Macci come ho sempre avuto simpatia per Pinocchio in quella storia, quella di Collodi, non mi facevano ridere il gatto e la volpe e manco la balena.

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