martedì 28 aprile 2009

TV - Se la rossa non va, meglio il divano

Sergio Corsetti
Quando la rossa non va, il popolo della rossa sonnecchia. Ebbene sì, l'annata di Formula 1 si preannuncia grama per la Ferrari. Colpa di un disegno mal riuscito e della capacità delle altre marche costruttrici di giocare sul filo del lecito e delle interpretazioni regolamentari. La rossa di Maranello, che aveva sbaragliato il campo degli avversari negli anni scorsi e anche nelle prove di quest'anno, sta pagando pegno. Mai classificata nelle prime tre, una sola volta, in queste prime tre gare, una vettura è arrivata alla bandiera a scacchi, per miseri 4 punti. Meglio che niente. Le ripercussioni si hanno sulle trasmissioni televisive. Rai e Sky F1 stanno perdendo vertiginosamente telespettatori. La domenica per gli appasssionati di automilismo nostrano diventa una tortura. Nonostante almeno nei primi giri ci sia molta più bagarre. La televisione si trasforma in un oggetto da rifiutare, la poltrona in un comodo giaciglio tanto se la rossa non va tanto vale riposarsi. Allora? La speranza è l'ultima a morire; anche per Rai e Sky. I due colossi contano su una rapida ripresa della Scuderia. Lo spartiacque della stagione diventerà il Gran premio di Barcellona. Se in questi pochi giorni il reparto corsa della Ferrari riuscirà a trovare soluzioni idonee a superare il gap allora si tornerà alla normalità. Rossa sul podio, Massa e Raikkonen vincitori di almeno una corsa ogni due, inno di Mameli sparato a tutto volume dal podio con sullo sfondo il tricolore della azienda che fa capo al gruppo Fiat. Altrimenti? Tanto vale sonnecchiare sul divano anche perché mica si potrà guardare per un anno intero un paracarro (Jenson Button) e un pensionato (Barrichello) e sul podio l'auto del patron di Virgin radio, Richard Branson…

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