martedì 28 aprile 2009

LA FORMICA ATOMICA - Un po' di sole per tutti

Sergio Corsetti
Mala tempora. Vento forte, caldo, sahariano. La pioggia, poi, colpisce ancora la provincia. A terra i rami e le strutture che non hanno resistito alle intemperie. Semafori, cornicioni, tabelloni e tetti. La brutta stagione ha deciso di non andare via, resiste. Un po' simboleggia la brutta situazione che vive il paese e la provincia. La crisi economica che l'attanaglia. Nel comprensorio pontino si susseguono notizie di aziende in difficoltà che chiudono o mandano a casa, in cassa integrazione, i propri lavoratori. Mala tempora se pensiamo a una classe politica che ora, in previsione delle elezioni, europee e provinciali, prometterà il promettibile che poi difficilmente, come al solito, riuscirà a garantire. Una classe politica che è attaccata alla poltrona e che lotta, coltello tra i denti, per conservarla pur non essendo in grado di dare risposte ai problemi e alle esigenze dei cittadini. Una politica attenta quasi esclusivamente alle prebende e ai benefici che il politicante di turno può avere e non sulle potenzialità che può mettere a disposizione della collettività. Non sul contributo. Eppure al di là delle colline deve esserci un arcobaleno. C'è sempre stato. La storia umana, la storia delle nostre genti è piena di momenti di crisi superati brillantemente grazie alla coesione e alla volontà. Questo dovrà essere lo spirito. Lo spirito della nuova generazione che si affaccerà al mondo del lavoro e a quello della politica con idee nuove e fresche. Anche la politica dovrà trarre nuova linfa da questi giovani che riuscirano a tener fuori dai loro comportamenti tutti i vizi dei loro esempi politici. Che bello sarebbe se i giovani amministratori del futuro traessero spunto dai loro nonni, quelli che nei lontani anni della liberazione determinaro la rinascita dell'Italia e il suo sviluppo socio economico. Se ancora si dibatte sul valore del 25 aprile, se giustamente ci si confronta sulla mozzarella del 26 ora la lezione del 27 aprile dovrebbe essere semplicemente: rimboccarsi le maniche e crederci. Solo così potrà arrivare il sospirato bel tempo per noi e per i nostri figli. Insieme agli Almamegretta come non cantare "Sole quando sorgerai su di me su di noi? Vorrei sole su di me su chi non l’ha visto mai".

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