Francesco Avena
Attenzione al soffitto. Al tribunale di Terracina crollano pezzi d’intonaco. Da lunedì una transenna posizionata nel bel mezzo dell’atrio del tribunale avverte i passanti, giudici avvocati forze dell’ordine e funzionari, che cadono all’improvviso pezzi di soffitto. È passata quasi una settimana, e nonostante la segnalazione dei dipendenti del tribunale, pare non si è visto nessuno a sistemare la situazione. Dire che il tribunale cade a pezzi è forse una provocazione esagerata. Dire che l’edificio non gode di tutte le attenzioni necessarie è la verità. Se da mesi la linea telefonica è mal funzionante o semplicemente staccata, a causa di qualche bolletta non pagata o di screzi tra il gestore telefonico e il Comune. Se il corrimano della scalinata interna è danneggiato, tanto che è meglio non appoggiarsi mentre si scendono le scale per evitare che ci si faccia male alle mani. Se infine cadono pezzi dal soffitto, significherà che qualcosa non va. Se a queste piccole disavventure su cui ogni giorno chi lavora nel tribunale è costretto a passar sopra, si aggiunge pure che le richieste d’intervento sono più volte inascoltate, questo può esasperare la situazione. Il problema maggiore resta quello della linea telefonica, perennemente intasata per il fatto che ce n’è soltanto una e tutti la utilizzano. Meglio una che niente, se si considera che per mesi gli addetti ai lavori hanno dovuto fare i conti con fax funzionanti solo in entrata, chiamate che era possibile ricevere ma non effettuare. La vicenda del telefono staccato al giudice di pace era stata ribattezzata come una boutade estiva dal sindaco Stefano Nardi. Era luglio quando il caso della linea telefonica danneggiata al tribunale aveva conquistato pagine di giornali e alimentato polemiche politiche. Adesso nessuna boutade sembra fare al caso del soffitto cadente, dei pezzi d’intonaco che si staccano dal muro. Il pericolo è segnalato, e forse sarà così ancora per giorni. Almeno finché qualcuno dagli uffici comunali non spedisca un operaio a riparare la crepa nel soffitto. Nella lunga carrellata di disagi al tribunale di Terracina, va aggiunto quello dell’ascensore fermo alcuni giorni a settembre per motivi di sicurezza. Il Comune non pagava la ditta per la manutenzione degli ascensori, rimasti inagibili con disagi per chi, impossibilitato a camminare, non poteva salire le scale. Ascensore, telefono, corrimano. Quando hanno visto l’intonaco cadere dal soffitto, i dipendenti del tribunale avranno forse sospirato: «ci mancava pure questo».
venerdì 3 aprile 2009
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