domenica 19 aprile 2009

TERRACINA - Il tempio di Giove abbandonato all'oblio

Francesco Avena
Tempio di Giove Anxur: nessun controllo, ingresso gratuito e difficoltà per i disabili, tutto ciò che non va nel sito archeologico più affascinante e prezioso di Terracina. Raffigurato in tutti i manuali di storia dell’arte, simbolo delle origini di Terracina, il tempio di Giove Anxur, nonostante alcune carenze, resta la tappa che nessun turista che visita la città può risparmiarsi. Lo scorso anno, sia per fare cassa che per attuare un controllo capillare contro eventuali writers o teppisti, erano stati assunti alcuni custodi e installato un gabbiotto all’ingresso del parco monumentale. Niente di più giusto, se si pensa che l’entrata indiscriminata di tante persone interessate più a rovinare le bellezze artistiche del tempio che ad ammirarle, nel corso degli anni avevano imbrattato pietre antiche 2mila anni, sporcato ovunque, gettato nel degrado il luogo. La scorsa estate il servizio di entrata a pagamento, con prezzo differenziato tra residenti e turisti aveva ottenuto un successo completo. A ottobre però, agli interinali non è stato rinnovato l’incarico. E il gabbiotto-biglietteria è rimasto chiuso. Si torna al passato con ingresso libero e nessun controllo. Conseguenza: cestini pieni di rifiuti, eredità della Pasquetta trascorsa da qualche villeggiante all’ombra delle arcate del tempio. Ma ancora, dove sono le telecamere per la viedeosorveglianza? Un cartello mette in guardia i visitatori che è attivo il servizio, ma gli apparecchi di videoripresa non ci sono. Disabili, l’accesso al tempio è off-limits. Su una sedia a rotelle non si accede all’area monumentale. L’unica entrata è una scalinata, una barriera difficile da valicare. La conta delle pecche, evidenti anche se facilmente superabili, finisce qui. Introdurre di nuovo il sistema del biglietto a pagamento è l’auspicio, da affiancare ad un attento servizio di custodia e guardiania del parco monumentale. Una passerella per disabili da installare a lato della scala d’ingresso, poi, non rappresenta certo un investimento impossibile per le pur zoppicanti casse comunali. Intanto è stato appaltato, con un impegno di spesa di 560mila euro finanziati dalla Regione Lazio, i lavori di allestimento artistico polimediale affidati alla ditta Syremont di Roma. Effetti di luce, proiezioni luminose e musiche saranno allestiti nel sito del tempio di Giove. Un modo innovativo di promuovere, fruire e difendere l’arte.

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