venerdì 17 aprile 2009

LA FORMICA ATOMICA - Texas senza America, Detroit provincia di Torino

Lidano Grassucci


Il Texas vuole andar via dagli Stati Uniti. Troppe tasse. Lo spirito americano è anche questo, è pragmatico. C’è la crisi? Loro mettono mano, fanno. Da noi si prende tempo, si aspetta che “passi la nottata”. Siamo fatalisti noi europei, sornioni, usi ad averne viste tante. Ma non facciamo, non inventiamo più. Eppure se ci si mette di bozzo buono si possono fare cose importanti. La vicenda americana della Fiat è da orgoglio, ma Sergio Marchionne non ha fatto il manager della chiusura della Fiat, non ha fatto finanza, ha fatto industria, ha guardato il prodotto. Spostare le poste di bilancio è pulito, fare un’auto nuova è sporcarsi le mani di olio, è rischiare di fare brutta figura.
I manager americani si erano europeizzati e pensavano solo ai giochi di bilancio, le auto non erano un problema. Esattamente il contrario di Marchionne.
Il risultato? Detroit la salvano gli italiani, ma Marchionne è un italiano americano, è cresciuto nel freddo e pragmatico Canada. E’ nato in quei posti dove se c’è un problema cercano un cacciavite. Bizzarria del ritorno, per salvare la Fiat c’è voluto uno del mondo nuovo per salvare quello vecchio e ora torna a casa.
Per salvare il mondo? Il pragmatismo del nuovo mondo e lo stile degli europei. Insomma siamo condannati a mischiarci per salvarci e siamo condannati a lavorare, a sporcarci le mani.
La secessione texana? David Crockett antimaricano non se po’ sentì. Ma è questione di vecchie letture.

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