Lidano Grassucci
Scrivo su un giornale locale e conosco la mia dimensione, ma questa volta voglio dire la mia su due cose del mondo che mi hanno colpito. La prima riguarda i talebani in Pakistan che hanno condannato a morte due adulteri, e li hanno anche uccisi. Li hanno uccisi perché si amavano in nome di Dio e di valori morali. Ecco, vorrei dire che i talebani (come tutti gli integralisti religiosi) mi fanno schifo, che loro uccidendo altre persone hanno offeso Dio per chi crede e l’umanità per chi, come me, non ha risposte oltre la morte certa. Voglio dire che questa gente non esprime un’altra civiltà, ma la barbarie, la negazione dell’umanità. Voglio dire che questi (i talebani e tutti gli integralisti religiosi) sono inumani, sono mostri inumani.
A Ginevra si svolge il vertice sui diritti umani, un altro integralista religioso (per me un inumano) il presidente dell’Iran Ahmadinejad ha detto che “Israele è razzista”. I delegati europei se ne sono andati indignati (l’Italia, e di questo va dato merito a Berlusconi, aveva già deciso di non partecipare) mentre il rappresentante del Vaticano è rimasto. Fermo, lì come se niente fosse. Come se quelle parole fossero cose ordinarie, battute da diplomazia.
Ringrazio Dio (non credendoci) e i bersaglieri di Cadorna che il 20 settembre del 1870 hanno liberato la terra mia dai preti. Li ringrazio perché ci hanno portato tra i civili. Mi dispiaccio solo della cattiva mira dell’artigliere italiano che ha preso Porta Pia e non il Cupolone, sarebbe stata na festa completa.
Sto con Israele, sto con la libertà di amare come si vuole e di pregare in altrettanta libertà o di amare solo, e semplicemente, la libertà.
Ieri ho capito quanto debbo ai bersaglieri, e quanto debbo all’Italia. Il mio Stato sarà cattivo e mal governato ma non entra nei letti dei suoi cittadini e rispetta la libertà di Israele che è la libertà dell’umanità. Poi continua a piacermi tanto quella canzone che recita: Quando muoio io non voglio né preti né Cristi, ma la bandiera rossa di tutti i socialisti.
martedì 21 aprile 2009
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