lunedì 27 aprile 2009

GAETA - Gallinaro e il salto della quaglia

Franco Schiano
La scelta di Luca Gallinaro di candidarsi alle provinciali in una lista che sostiene il presidente Cusani, gli costa l'espulsione sia dalla maggioranza raimondina che dal MDP-LD. E' quanto si evince da un comunicato diramato dal MDP-LD ieri pomeriggio che così motiva quella che viene definita “una presa di distanza” dal Consigliere Comunale Luca Gallinaro: “Il Direttivo e l’Assemblea del M.D.P.-LD si riconoscono nella linea politica nazionale del gruppo Liberal Democratici Riformisti che si colloca all’opposizione del governo di Centro-Destra. Tale linea è seguita in tutte le istituzioni regionali, provinciali e comunali dove LD ha suoi rappresentanti.
La scelta del Consigliere Gallinaro di candidarsi nelle fila di una lista di Centro-Destra a sostegno del Presidente Cusani, senza un adeguato e democratico confronto con il gruppo politico del quale era rappresentante nel Consiglio Comunale cittadino, è una posizione personale che lo pone in contrasto con lo spirito e la attuale linea politica del M.D.P.- LD. Anche la posizione amministrativa del Consigliere Gallinaro,- prosegue il comunicato - lungi dall’essere concordata con il Movimento, appare spesso imprevedibile e con effetti, quantomeno, imbarazzanti per la coalizione di maggioranza, come la vicenda legata alle sue dimissioni da Presidente della Commissione Bilancio. Tali comportamenti contrastano con la linea politica ed amministrativa del Movimento il quale conferma il proprio ruolo nel Consiglio Comunale a sostegno del Sindaco Raimondi che, peraltro, i LD hanno candidato al Parlamento Europeo. I Dirigenti nazionali - aggiunge ancora il documento - riconoscono l’impegno dei responsabili locali nella strutturazione del partito LD di forte ispirazione liberale, democratica e riformista e lo ritengono la “casa ideale per i rappresentanti civici provenienti dalla società civile, movimenti e liste locali”. La conclusione è affidata ad una cortese frase di commiato:“Al Consigliere Gallinaro si augurano successi per i prossimi impegni, con il vivo rammarico della separazione di obiettivi politici ed amministrativi.” La cosa un po' curiosa è che fino ad ieri Gallinaro era il coordinatore eletto del MDP, oltre che capogruppo consiliare. Non sappiamo se e quando sia mai avvenuta la confluenza del MDP nei LD della Melchiorre, ma queste sono questioni che nella seconda repubblica hanno scarso valore. Di sicuro Gallinaro non ha nessuno a cui poter formalmente – ammesso che lo volesse – ricorrere contro questa sua “espulsione”. Sempre per rimanere nei paradossi: se, Gallinaro non è più nell'MDP non ne può essere più il capogruppo consiliare. Come farà Magliuzzi a conciliare la carica di Presidente del Consiglio con quella di capogruppo – incompatibili a norma di regolamento? Ma queste sono questioni formali che non trovano troppa attenzione di questi tempi. Di concreto c'è che la maggioranza si è ristretta a 11 più il Sindaco, oltre naturalmente alla chiara inequivocabile e dichiarata appartenenza al campo del centro sinistra. Finalmente un po' di chiarezza. Era ora!

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