venerdì 6 marzo 2009

L'Astral e il prefetto vogliono il corridoio tirrenico

Alessia Tomasini
Strade, strade, strade. è questo il messaggio emerso con prepotenza da tutti gli interventi che si sono susseguiti nel corso dell’incontro organizzato dal presidente dell’Astral, Titta Giorgi, in collaborazione con la Provincia e il Comune di Latina sulla sicurezza stradale. A farla da padrone la necessità di informazione. Con questo obiettivo sono stati invitati gli studenti delle scuole superiori. «è dai giovani che si deve partire - spiega Bruno Frattasi, prefetto di Latina - per creare una cultura della sicurezza che purtroppo è assente proprio tra i ragazzi molti dei quali, secondo le rilevazioni effettuate, non conoscono neanche le basi del codice della strada pur avendo la patente». Ma? Alla parte teorica, quella dello studio, si deve associare anche quella pratica e logistica. «Il numero di incidenti mortali colloca questo territorio in cima alle classifiche europee. Questo dipende spesso dalla negligenza di chi guida ma anche dallo stato delle strade di questa provincia. Sono necessari interventi non solo risolutivi ma rapidi - conclude Frattasi - che possano garantire una viabilità all’altezza delle aspettative dei cittadini». Su questa linea si è mosso, senza usare mezzi termini, il presidente della Azienda strade Lazio, Titta Giorgi. «Il nostro ruolo non si esaurisce - spiega Giorgi - nel progettare, costruire ed eseguire la manutenzione delle strade, ma punta all’educazione delle nuove generazioni ad un corretto uso delle infrastrutture che le istituzioni mettono a loro disposizione». Massima la collaborazione che è nata tra Giorgi, il presidente della Provincia Cusani e tutte le forze dell’ordine, per un progetto che oltre le bandiere sarà esteso anche alle altre quattro province laziali. L’Astral mira a mettere in atto una strategia capace di unire alle nuove infrastrutture un nuovo approccio alla guida da parte dei giovani. I dati, forniti dal prefetto, fanno rabbrividire. Nei primi mesi del 2009 ci sono stati 22 incidenti mortali. Più della metà hanno avuto quali protagonisti ragazzi tra i 18 e i 30 anni. Un bollettino che lo scorso anno era, per lo stesso periodo, dimezzato e che evidenzia come la mancanza di buon senso e responsabilità sia spesso alla base di queste tragedie. Ma? Leggendo i dati da un’ altra angolazione tutti hanno rilevato la necessità di chiudere con la fase del tentennamento politico. «Le istituzioni - conclude Frattasi - devono dare seguito ai programmi che prevedono nuove strade e una viabilità più efficiente». Ogni riferimento alla messa in sicurezza della Pontina, al corridoio tirrenico, allo stato disastroso dell’Appia e della provinciale è puramente voluto. «Sono anni che sentiamo parlare di cantieri che in realtà non sono mai stati aperti. Ero d’accordo con il progetto del corridoio tirrenico, lo sono oggi con quello del corridoio intermodale. Lo chiamassero come vogliono, questo non mi interessa - spiega il presidente dell’Astral - purchè si possa arrivare alla messa in opera nell’immediato». Una frecciatina, quella di Titta Giorgi, che va a colpire tutti senza distinzioni tra destra e sinistra. La fase degli annunci elettorali e delle promesse deve diventare storia. Il collegamento della Roma-Formia, nel tratto fino a Terracina come proseguimento del Corridoio Tirrenico (quello della maremma toscana-laziale da sempre nei sogni dell’attuale Ministro Matteoli), era stato approvato dal Cipe nel 2004 ma, dopo la vittoria del centro sinistra alla Regione Lazio, accantonato dalla giunta di Marrazzo. «Marrazzo e Astorre hanno creato una società che dovrebbe gestire il progetto - conclude Giorgi - non voglio sapere chi ne fa parte ma che si metta in cantiere una strada che possa coniugare sicurezza e velocità di collegamento».

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