lunedì 2 febbraio 2009

Top Vollet Andreoli, Coppa Italia per entrare nella storia

Gabriele Viscomi

Una finale per entrare nella storia?. Probabilmente è un’affermazione un po’ esagerata perché stiamo parlando solamente di sport, della conquista di un titolo di Coppa ma tutto ciò può rappresentare solo un gustoso antipasto, un aperitivo di lusso in vista di quanto potrà avvenire e ci si augura che avvenga in campionato fra qualche mese. La promozione in serie A1!. Anche perché la stessa doppietta ha avuto la fortuna di rappresentare una tappa anche abbastanza recente del passato di Daniele Ricci quando nella stagione 2006-2007, mentre la Top Volley di quell’anno guidata da Gulinelli si esaltava a Bassano nei quarti di finale con Piacenza per poi cedere al Forum d’Assago alla Roma Volley in semifinale, conquistava la Coppa Italia di A2 per poi bissare la serie di successi con il passaggio nella massima serie con lo Sparkling Milano.Una vittoria che rappresenta una tappa importante per la rinascita della Top Volley targata Andreoli. Già ieri pomeriggio entrare al Palafiera di Forlì ha fatto venire i brividi. Un impianto nuovissimo, progettato per una capienza di 6500 posti, che può essere utilizzato per ospitare, oltre al grande evento sportivo, anche concerti e spettacoli di grande richiamo di pubblico. Una magnificenza. Vedere dall’alto i giocatori dell’Andreoli e del Gioia del Colle, ha fatto venire la pelle d’oca a chi scrive, poi pian la discesa verso la postazione stampa ha fatto tornare tutto alle normalità fintanto che lo sguardo è rimasto fisso sui giocatori impegnati nel riscaldamento. Alzare lo sguardo, anche se l’impianto si è andato riempiendo nella sua totalità solo nell’approssimarsi della finale della Coppa Italia di A1, ha permesso di focalizzare al meglio le strutture del Palafiera dove gioca il Forlì dell’ex tecnico pontino Piero Molducci, anche lui ravennate come Daniele Ricci. Per il quale è stato come giocare in casa, nella sua Romagna. Una volta cominciata la partita si è tornati con i piedi per terra. Un sestetto contro l’altro. Giocatori da un lato della rete contro altri simili. E’ stata sicuramente una sofferenza davanti ad un grandissimo pubblico, ai tanti splendidi tifosi che si sono portati a Forlì per sostenere i propri beniamini. C’era tutto il gotha della pallavolo italiana. Nel primo set un ottimo Daniele Moretti spinge i suoi compagni alla conquista del parziale, poi il facile secondo parziale illude Giombini e compagni. Aver già conquistato il primo trofeo della storia della pallavolo, dai momenti di Cori e poi tutti gli anni seguenti fra una gioia ed un dolore. Poi il calo del terzo set e il drammatico quarto parziale. Una continua alternanza con un Gioia incredibile, un grande De Giorni, un ottimo Nuzzo ed in Diogo micidiale. Quando Luciano De Cecco stampa il muro vincente è festa grande in campo, sugli spalti e permettetemi anche in tribuna stampa. Giocare e vincere è la più grande soddisfazione di questo mondo ma anche descrivere le gesta vincenti è una grande soddisfazione. Alla fine la premiazione fatta dal vice presidente federale Luciano Cecchi deve essere considerata il primo passo verso la promozione. Facendo i debiti scongiuri.

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