lunedì 16 febbraio 2009

Terracina, parte il restyling della cattedrale

Francesco Avena

Cattedrale di San Cesareo, finalmente hanno inizio i lavori. Dopo un’attesa durata quasi due anni e l’impegno tenace del sacerdote Peppino Mustacchio, è partita ufficialmente ieri l’opera di restauro del duomo di Terracina. Da troppo tempo alla ricerca di qualcuno stanziasse i fondi necessari a ristrutturare le navate laterali, il soffitto, i monumenti interni, la facciata. Sarà una ristrutturazione complessa ma risolutoria, se è vero che tutte le risorse economiche disponibili, più di mezzo milione di euro, basteranno a mettere in sicurezza prima di tutto la sagrestia e le volte laterali. Che sono le aree dell’edificio più danneggiate dal tempo e dalle infiltrazioni d’acqua. Da ieri una squadra di operai si è messa al lavoro per spostare le impalcature dal versante di via Posterula, dove si affaccia il retro della cattedrale, all’interno della chiesa più importante della città. Quella che ospita le reliquie del santo patrono San Cesareo. I lavori prevedono un primo intervento strutturale sul tetto e sulla navata centrale, dove il soffitto si è sgretolato e non sono mancate cadute improvvise di blocchi d’intonaco. Questo per quanto riguarda l’area prettamente destinata alla funzione religiosa. Altro intervento massiccio si avrà nella sagrestia, il locale più danneggiato dalle infiltrazioni d’acqua e più pericoloso. Durante tutto lo svolgimento dei lavori, che non dovrebbero protrarsi secondo le previsioni oltre la stagione estiva, le funzioni religiose saranno svolte in una delle navate laterali del duomo, spostandosi di volta in volta in relazione all’andamento del restauro e alla necessità degli operai di trasferire le impalcature da un punto all’altro della chiesa. Solo in un secondo momento ci si sposterà all’esterno, con il restauro della facciata e ai monumenti. Soddisfatto, e non poteva essere diversamente, il sacerdote don Peppino Mustacchio. «Non mi arrendo – aveva affermato quasi un anno fa - finché questa cattedrale non sarà rimessa a nuovo». Oggi può dichiararsi felice per aver raggiunto l’obiettivo: la partenza dei lavori. La difficoltà maggiore, come ha spesso constatato il parroco, è stata reperire i fondi per consentire il restauro. Fondamentale il contributo della Regione Lazio, che con i 440mila euro stanziati ha impresso una svolta al recupero artistico e architettonico dell’edificio. Significativo anche il contributo offerto dalla cittadinanza, che da due anni a questa parte ha devoluto soldi raccogliendoli nel corso di manifestazioni sportive, spettacoli, eventi in certi casi dedicati proprio al restauro della cattedrale di San Cesareo. La somma raggiunta in questo modo si aggira intorno ai 100mila euro. E per chi volesse c’è ancora la possibilità di devolvere offerte, consultando il sito www.cattedralesancesareo.it, e seguire tutte le indicazioni per effettuare un libero versamento.

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