sabato 17 gennaio 2009

Lunga vita a Re Riccardo




Lidano Grassucci



Politica è governo della città, è l’arte più nobile che la civiltà d’occidente ha creato. Il resto è funzione, il resto è ordinario. La politica è immaginare il domani, scegliere per costruirlo, è sentire la città. Per questo abbiamo scelto di affidare la politica solo, soltanto, al “popolo sovrano”.
Dico questo perché al Consorzio di Bonifica c’è il rischio che la “politica” venga spodestata dal moralismo, dall’ipocrisia moralista. Sono elettore del consorzio, per via di quelle cose che mi vengono dalla mia natura (mai rinnegata) che è contadina, e ho votato come presidente Riccardo Spagnolo. L’ho votato e lo rifarei, per me la vendita dell’ex Orsal è stata scelta saggia e opportuna. Dice, ma i giudici lo hanno rinviato a giudizio? Sì, ma non lo hanno ancora condannato. E questa è una. Ma i giudici sono assolutamente incompetenti sulla opportunità o meno di cedere quel terreno, su quello possiamo mettere bocca solo noi consorziati. Il giudice deve vedere se al consorzio abbiamo rispettato le leggi e basta. Dice, ma poteva vendere al Comune di Latina e non ad un privato? Perché siamo in una economia socialista? Siamo nella Russia sovietica?
Riccardo Spagnolo aveva solo un dovere: vendere a chi pagava di più e a chi pagava prima.
Se ha fatto questo, ha fatto bene.
I magistrati facciano quel che debbono ma noi, i consorziati, abbiamo eletto Riccardo Spagnolo presidente e lui deve fare il presidente.
A meno che non si faccia un legge nuova in cui si dice che “sovrani sono i magistrati”, che “sovrano è il sospetto”.
Agli amici della Coldiretti ricordo l’ingiustizia che da anni perseguita Gianni Cosmi, uno dei leader storici degli agricoltori pontini, che ad ogni vigilia di tornata elettorale che potrebbe vederlo protagonista si vede arrivare una iniziativa giudiziaria. Che è improcrastinabile in quel momento, quando dimenticata il giorno dopo.
C’è stata una grande colpa di democristiani e socialisti durante il golpe giudiziario del ’93, non aver difeso la politica ed i propri esponenti.
Personalmente intitolerei una piazza a Craxi, su Di Pietro ho problemi di stomaco.
E chiudo come faceva Robin Hood: lunga vita a Re Riccardo.

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