giovedì 15 gennaio 2009

Haupt meglio di Pfizer


Teresa Faticoni

I tedeschi arriveranno ufficialmente a Borgo San Michele il 3 febbraio. In quella data sarà effettiva la cessione dello stabilimento Pfizer alla Haupt Pharma che ieri in Confindustria si è presentata. Ha presentato i dettagli del progetto industriale che ha intenzione di mettere in campo nel sito di via Monti Lepini che il primo gruppo al mondo nel settore farmaceutico si appresta a lasciare. L’incontro di ieri è stato puramente informativo, perché la procedura della legge 428, quella sulla cessione di ramo d’azienda, non prevede il coinvolgimento nella trattativa delle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori. La Haupt Pharma è quarta nel rank mondiale delle aziende produttrici per conto terzi. Si tratta di una società costituita nel 1937 e negli anni si è strutturata sempre attraverso acquisizioni di stabilimenti, alcuni anche importanti da Wyeth e Bristol. Attualmente ha 8 stabilimenti sparsi nel mondo di cui uno in Giappone e uno in Francia con un totale di oltre 2.200 dipendenti. Con l’acquisizione della fabbrica Pfizer, la più importante fatta dal gruppo negli ultimi anni, la Haupt mette piede in Italia e ha intenzione di rimanerci e di starci anche bene. Il piano industriale prevede infatti un accordo commerciale, spiegato ieri alle sigle sindacali tramite una serie di slide esplicative, in base al quale per i prossimi 4 anni saranno mantenuti gli attuali volumi produttivi e le produzioni a marchio Pfizer. Di più: la mission aziendale prevede non solo la produzione di farmaci per conto di grandi multinazionali, nel qual caso per la Pfizer, ma anche l’espansione in termini di prospettiva futura. La Haupt Pharma vorrebbe caratterizzarsi come fornitore di servizi per attività come le analisi cliniche e lo sviluppo di prodotti Una produzione avanzata, quindi, di una società solida e importante che potrebbe anche prevedere l’espansione dell’organigramma. Ora sono impiegate in via Monti Lepini 473 persone, che passeranno tutte in blocco alla nuova azienda. L’accordo con il colosso americano prevede la stabilizzazione dei lavoratori per i prossimi due anni. Su questo punto il moderato ottimismo delle sigle sindacali si è un po’ raffreddato: Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno chiesto che siano portati a 5 gli anni di produzioni Pfizer e a tre gli anni di stabilizzazione del personale. La Haupt, con ferrea logica teutonica, ha risposto con l’annuncio di 2 o 3 milioni di euro di investimenti all’anno espandibili a seconda delle commesse. Per tradizione, però, l’implementazione alla Haupt è sempre avvenuta dopo il primo lustro di attività nelle nuove realtà. «Abbiamo espresso moderata soddisfazione – ha dichiarato Luciano Tramannoni, della Femca Cisl a margine del vertice di ieri -, abbiamo riscontrato una solidità dell’azienda, che è leader tra quelle per conto terzi. Auspichiamo relazioni sindacali e industriali avanzate». «La Ugl Chimici - fanno eco Luigi Ulgiati e Armando Valinai rispettivamente segretario nazionale e provinciale della categoria - pur apprezzando quanto emerso della nuova azienda e nella consapevolezza di non far parte più di un network importante come quello Pfizer, ha espresso tra le varie richieste, maggiori garanzie attraverso un accordo commerciale tra Pfizer e Haupt Pharma e un patto di stabilità per i lavoratori di più lunga durata».

2 commenti:

  1. ormai tutto fatto...cambiano anche gli stemmi...

    http://it.youtube.com/watch?v=AbI3pYZUzL0

    RispondiElimina
  2. eh già sembra tutto fatto, bisogna solo aspettare e vedere il futuro cosa ci riserverà...posso solo dire che il filmato del cambio dello stemma ha commosso e amareggiato molti miei conoscenti che in vari modi sono legati all'azienda Pfizer nello storico stabilimento di Latina....

    RispondiElimina