sabato 14 agosto 2010

L'ARCINORMALE - Traditi dal canale


Lidano Grassucci
Non commento mai i fatti di cronaca, le tragedie non hanno opinione, sono dolore e sul dolore cosa vuoi “spiegare”? Ma ieri mi ha colpito la storia dei rumeno morto affogato in un canale a Pontinia, si è buttato in acqua per salvare la figlia. Qualche tempo fa abbiamo raccontato di un piccolo cinese morto annegato in un canale a Santa Fecitola.
I canali sono infingardi, apparentemente stupidi. Stanno al mare come una gallina sta all’aquila, ma…
Ma sono infidi, sono come certe bombe che paiono giocattoli ma esplodono e fanno male, uccidono. Devi saperci fare, devi sentirteli. Parlo da chi quei canali ha frequentato, ci ha giocato, si è bagnato. Sono infidi di melma, di alghe, sono falsi.
Se li guardi dagli argini quasi non paiono “intelligenti”, sono rassicuranti con acqua che fa crescere da ferma le piantine verdi.
Con le rane che si tuffano meglio della Cagnotto, ma non sono i nostri canali affidabili, sono palude governata, ma sempre palude. Ti mangiano, di divorano come gli alligatori d’America. Per andare dentro le paludi dell’alligatore devi essere cajun (i francesi della Luisiana), devi essere dentro quel posto.
Il canale di questa palude non è governabile, come lo spieghiamo? Gli uomini sono diventati arroganti rispetto ai posti dove vanno. Forse alla gente che viene a vivere da noi dovremmo un po’ raccontargli di questo posto, qui non siamo in una terra di uomini ma di bestie. Qui gli uomini per vivere si debbono fare un po’ bestie e il canale è traditore. 

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