mercoledì 23 giugno 2010

L'ARCINORMALE - Tre sfighe possono fare una fortuna?


Lidano Grassucci
Cercherò di rispondere a questa domanda partendo da lontano. Ho lavorato con Alfredo Loffredo per più di dieci anni in camera di commercio a Latina. Lui è stato un grande presidente della camera di commercio.
Forse il più grande, tanto è che dopo di lui questo ente è praticamente scomparso, è nulla nel nulla. È stato anche, ed è, l’unico vero borghese di Latina. Uno che ha da rimetterci in termini di prestigio molto. Ora il cittadino Vincenzo Zaccheo, insieme al senatore Giuseppe Ciarrapico e al deputato Gianfranco Conte, lo candida a ipotetico sindaco di Latina. Vediamo uno per uno questi sponsor. Lo faccio per dare un consiglio d’amico all’amico Alfredo Loffredo. Vincenzo Zaccheo è stato sindaco di Latina e non è riuscito a chiudere la consiliatura, cioè ha fallito nel suo mandato. Ha fallito perché molti dei consiglieri che si erano affidati a lui, lo hanno ritenuto “incapace di andare avanti”. Se l’ex sindaco non è stato capace di tenersi i suoi come può sponsorizzare qualche altro? È come se il comandante del Titanic raccomanda per il comando dell’Andrea Doria un suo amico vantando proprie capacità di navigazione. Dice: se il primo sponsor è sfigato forse il secondo è meglio. Il secondo faceva l’editore di giornali. Faceva perché adesso i suoi giornali sono amministrati dal Tribunale per via di una piccola “faccenduola” di contributi pubblici incassati e non dovuti per 25 milioni di euro. Si dirà sono bazzecole; è vero cinquanta miliardi di soldi dello Stato incassati e non dovuti sono una bazzecola che dovrebbero fare gli operari della Nexans? E i giornalisti delle testate di Ciarrapico e quello delle altre testate che si arrabattano ogni giorno con gran fatica per mantenersi il lavoro? Insomma non è proprio un grande sponsor il senatore che pare, a dir della famiglia Sensi, che quando abbandonò la Roma non lasciò a chi gli successe neanche le stoviglie. Taccio del resto per buon gusto. Il terzo posso. E’ un consiglio ad Alfredo Loffredo. Gianfranco Conte di cui nulla eccepisco sulla condotta pubblica e privata, nulla eccepisco sul comportamento personale  ma certo in politica non ne azzecca una, ricordo che per la campagna elettorale alle provinciali sponsorizzò il sindaco di Priverno, Umberto Macci, annunciando la rovina di Cusani, candidato per la stessa carica per il Pdl. Volete sapere il risultato? Cusani è stato eletto presidente della Provincia al primo turno, Macci è consigliere provinciale e nessuno ormai ricorda la sua avventura. Un ipotetico presidente di Provincia così come rischierebbe di diventare ipotetico sindaco il mio amico Alfredo Loffredo. Tre sfighe, e qui rispondo alla domanda iniziale, fanno una sfiga al cubo e non possono fare una fortuna. Consiglierei all’ex sindaco Vincenzo Zaccheo di valutare le ragioni della sua caduta facendo una cosa che non hai mai fatto: vedere non le colpe degli altri ma le sue. Dare sempre la colpa agli altri delle proprie disgrazie è da bambini, gli uomini si assumono le responsabilità e indagano sulle proprie colpe prima di cercare scuse ed espedienti negli altri. I bimbi dicono di non aver rubato la marmellata, gli uomini ne spiegano il gusto, se ne assumono la responsabilità e se la marmellata non è piaciuta lavorano per farne un’altra. Per quanto riguarda il senatore Ciarrapico credo che le cose che vi ho raccontato siano sufficienti, nulla si può aggiungere, perché il silenzio è un grande dono, è il dono dei dignitosi e lui a proposito di marmellata si è sporcato non solo le dita, ma anche i capelli. Per questo ritengo e spero che possa ricordare, assieme ai miei concittadini, Alfredo Loffredo come grande presidente della camera di commercio e non come ipotetico sindaco sconfitto alle elezioni. E Alfredo sa quanto certi amici pelosi davanti sostengono fedeltà quanto dietro si fanno i casi propri. Già una volta ebbi a dargli un consiglio su certi presunti amici. Lo stesso consiglio, con lo stesso spirito, gli voglio dare ora: se gli sponsor della sua candidatura a sindaco sono questi tre è meglio che lasci stare. Con amicizia, la stima di sempre e tutta la riconoscenza che gli debbo per essere stato uno dei pochi dei primi ad aver creduto in me.

Nessun commento:

Posta un commento