mercoledì 16 giugno 2010

Caso Janssen - Cavallo: «Solo bugie e illazioni»

Teresa Faticoni
«Dopo due anni non ci sto, perché semplicemente non è vero». Le corde dell’indignazione vibrano nella voce di Luigi Cavallo, segretario della Uilcem Uil, a parlare di quanto denunciato nei giorni scorsi su un social network dai lavoratori messi in mobilità nel luglio 2008 dalla Janssen. Erano accuse pesanti: si parlava di minacce e pressioni subite per firmare la volontarietà degli ammortizzatori sociali, di donne incinte licenziate perché tanto sarebbero state mandate via al rientro, di silenzio da parte delle organizzazioni sindacali. «Abbiamo fatto 10 assemblee per quella vicenda - ricorda Cavallo -. Non vogliamo essere trattati da banditi di strada, facessero i nomi, raccontassero fatti e circostanze alla Procura della Repubblica». Dopo due anni il caso sta riscoppiando, e la deflagrazione evidentemente è stata potente. «Quale azienda dopo due anni non riassume anche se ha concluso una procedura di mobilità?». Cavallo ricorda che all’epoca, quando la Janssen stava dismettendo il reparto Cordis, aveva anche messo a disposizione come organizzazione sindacale un ufficio legale per portare avanti la vertenza, ma i lavoratori preferirono allora prendere i soldi della buonuscita e non procedere. Per quanto attiene alla denuncia di truffa rispetto agli incentivi, Cavallo ricorda che con una vertenza i lavoratori recuperarono, come consuetudine, fino all’80% di quanto spettava loro. «Che succede in questo territorio? Non c’è nessuna lealtà». Il ricordo degli altri operai della fabbrica che non aderirono allo sciopero nei giorni più caldi è ancora troppo vivo, la ferita brucia ancora.

4 commenti:

  1. Alessandro Menegatti16 giugno 2010 alle ore 21:06

    ...Avevo appena commentato l'articolo di ieri, mi ritrovo qui... caro signor Cavallo, non ci sta perchè non le conviene... come scrivevo poco fa, speravo che qualcuno accogliesse, dopo due anni, il nostro grido di aiuto... niente, ancora una volta... non mancherò di denunciare lei personalmente alla Procura della Repubblica, dato che afferma il falso su un organo di stampa, e che dovrebbe ricordarsi di me perchè sono quello che inveì contro i vostri discorsi che, ad ognuna delle famose dieci assemblee di cui parla (e che invece sono state al massimo 4), riproponevano la stessa pappa e non rispondevano alle domande... non abbiamo ricevuto nessuna "spinta" ad utilizzare i vostri uffici per le vertenze perchè, e lei sa che è così, i vostri stessi rappresentanti interni, da voi invitati a fare così, ci prendevano singolarmente per spingerci a firmare... come mai in dieci assemblee nessuno di voi ha mai detto che, dalla data del licenziamento, avevamo solo 60 giorni per impugnare lo stesso? Come mai, in dieci assemblee, nessuno ha risposto alla nostra pressante domanda "ma lo sapete che stanno facendo colloqui"? Di quale lealtà va parlando? La sua personale lealtà? Dopo il licenziamento, io stesso, iscritto Uil, le chiesi un colloquio per chiederle informazioni in merito ai famosi 15.000 euro che dicevate spettassero a chi avesse aperto un'azienda... ricorda quale fu la sua risposta, dopo che di questi 15000 euro avevate fatto una bandiera per mesi? "Ma, io non so di preciso, ti devi informare e vedere come funziona"... Vorrebbe sostenere il contrario? Signor Cavallo, non parli di lealtà, nasconda ancora una volta la sua testa sotto la sabbia e faccia finta di non sentire l'ennesimo, disperato appello di un gruppo di ex lavoratori che voi stessi avete deciso di non difendere...

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  2. E bravo Cavallo, peccato che non c'eri tu al posto nostro, trovarti davanti ad un bivio dove ti dicono che non c'e' posto e i contrattisti a numero zero, che devi decidere, perso il posto di lavoro di uscire con o senza un euro.E che bravo sindacalista che e' lei, invece di difenderci da queste ingiustizie, cosa fa' ci mette a disposizione uno studio legale.Le volevo ricordare che molti di noi sono stati salvati e trasferiti al reparto pharma, mi spieghi come mai loro si e noi no.Come mai l'azienda ha sempre sostenuto che non c'era posto per noi, mentre da quando siamo andati via i contrattisti ci sono sempre stati.Perche' non denuncia lei questo scempio?perche' come sindacato permettete tutto cio'?vuole che andiamo alla procura della repubblica? ci andremo e anche oltre, ci appoggi anche lei in questa battaglia dei deboli.

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  3. ...Facciamo la finita di pensare ad attacchi personali...
    Dimostriamo qualcosa, facciamo vedere che non vincono solo i più forti...che con i soldi non si può ottenere tutto!!!!
    Pensate che questa è una richiesta di aiuto?
    Va bene sii stiamo chiedendo aiuto...quell'aiuto che ci serviva nel 2008 quando l'azienda ci ha fatto firmare convincendoci che saremmo andati lo stesso in mobilità ma senza soldi...Il nostro sbaglio aver accettato i soldi?forse, ma era una piccola consolazione per chi aveva fatto un debito che dura 30 anni , con la paura di perdere un posto e non saper come andare avanti!!il nostro errore (forse) essere alla nostra prima esperienza lavorativa!
    Non facciamola diventare solo una lotta su di un blog...tra classe operaria e sindacato ...ma dimostriamo qualcosa!NON E' MAI TROPPO TARDI!

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  4. E proprio lei poi viene a parlare DEGLI ALTRI OPERAI CHE NON ADERIRONO ALLO SCIOPERO... Perchè LEI c'era??? e non solo lei, ma qualcun' altro del suo sindacato c'era??? NESSUNO!!! Hanno fatto bene gli operai del Pharma a non partecipare in massa allo sciopero e sai perchè... Perchè tanto avevano visto che voi sindacalisti siete una massa di venduti e dalla nostra esperienza avevano capito che se non si guardano da soli le spalle non li difendono NESSUNO, tanto meno VOI.... VERGOGNA!!!

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