mercoledì 19 agosto 2009

Ponza, Consiglio d’agosto.



Franco Schiano

Finalmente dopo 55 giorni dalla richiesta di convocazione da parte della minoranza si è tenuto a Ponza, il consiglio comunale con all’odg l’atteso “argomento porto”. Più precisamente la proposta era quella di approvare una zonizzazione del porto borbonico, che prende atto della situazione di fatto attuale, compresi i pontili o meglio “i punti d’ormeggio”oggetto del contendere. Una sorta di mini variante al Piano Regolatore Portuale adottato nel 2003, nel quale ci si era dimenticati d’inserire i punti d’ormeggio che di fatto già esistevano fin dai primi anni ’90. Omissione importante, forse finora sottovalutata. Infatti da essa può dipendere la sopravvivenza di tante famiglie isolane che traggono il loro reddito dalle attività connesse agli ormeggi ed al noleggio delle imbarcazioni. Anche se l’argomento proposto non era quello caldissimo ed eclatante del porto nuovo, che qualche imprenditore “straniero” vorrebbe realizzare in applicazione della Legge Burlando, non per questo era meno importante. Due ore e mezza di discussione – a tratti anche accesa – non hanno partorito alcuna decisione concreta, salvo il topolino di una commissione consiliare paritetica con cui la maggioranza ha voluto aprire alla minoranza. Con questa mossa, Porzio è riuscito a rompere –almeno in parte - l’accerchiamento politico a cui è sottoposta la sua amministrazione, a seguito del sequestro dei pontili dello scorso 11 giugno. Evento che ha sconvolto in termini economici e sociali l’estate ponzese. La commissione composta da tre membri di minoranza (Elio Zecca, Ennia Mazzella e Antonio Feola) e tre della maggioranza (Daniele Vitiello, Andrea Mazzella e Silverio Capone) avrà come primo compito quello di esaminare per il prossimo consiglio (lunedì 24.08) la proposta d’inserire nella mini variante al PRP i punti d’ormeggio esistenti. Successivamente - comunque in tempi brevi – quello di elaborare una proposta rispetto al futuro assetto portuale complessivo di Ponza. Un argomento, quello del porto, particolarmente sentito dalla popolazione isolana come ha testimoniato la folla che gremiva l’aula consiliare, nonostante il caldo pomeriggio agostano. Folla che non ha mancato di ”partecipare” approvando o disapprovando in maniera colorita e sonora i vari interventi dei consiglieri.
Ma andiamo con ordine. La seduta si è aperta con un lungo preambolo del Sindaco Porzio - che dopo aver precisato che l’interdizione dai pubblici uffici che ha colpito l’ex assessore al demanio Benedetto Sandolo, riguardava solo la carica di assessore e non quella di consigliere comunale – ha indirettamente risposto a quanti in questi giorni hanno chiesto le sue dimissioni.”Se abbiamo commesso degli abusi pagheremo. – ha detto Porzio – Se vizi di forma ci sono, essi c’erano fin dal 1997. In questi ultimi due anni il Comune non ha fatto nulla di diverso da quanto ha fatto la Capitaneria fino al 2007. Non abbandoniamo la nave nel momento delle difficoltà. – ha aggiunto il Sindaco, chiudendo la questione dimissioni - Un consiglio comunale nel pieno delle sue funzioni può difendere l’economia dell’isola meglio di qualunque commissario.”E’ seguito un apprezzato(dal pubblico) intervento dell’ex assessore Benedetto Sandolo che dopo aver orgogliosamente difeso il suo operato al demanio, ha concluso:”Dobbiamo trovare delle soluzioni concrete tutti insieme. Se non ne saremo capaci dobbiamo dimetterci.” La proposta della commissione consiliare non ha trovato il favore di Nino Feola, che l’ha definita “ un’inutile perdita di tempo che fa il gioco dalla maggioranza” e neanche quello di Silverio Parisi, che nel suo intervento ha preso posizione a favore dell’ampliamento del porto, ritenenendolo una fonte di reddito e lavoro anche invernale. Una posizione che al momento appare minoritaria. In ogni caso da questo momento la discussione è aperta ed è comunque positivo che finalmente qualcosa si sia mosso. L’isola tenta di rialzarsi dopo il KO.

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