lunedì 25 maggio 2009

LA FORMICA ATOMICA - Cirilli, le false partenze e la maggioranza utilitaria

Alessia Tomasini

Le scelte, soprattutto quelle politiche di solito hanno una spiegazione insita. Le decisioni di cambiare casacca sono all’ordine del giorno. E, per fortuna, ciascuno è libero di farsene una ragione. Scegliere di stare da una parte piuttosto che dall’altra è nell’ordine delle cose. La stranezza e il fastidio comincia a nascere quando ci si affanna a dare troppe spiegazioni. Cirilli, inteso come Fabrizio, ha voluto di suo pugno motivare l’abbandono alla cara vecchia lista civica per fare un salto nell’universo democristiano. Lecito, magari non condivisibile sul piano della coerenza, ma comunque lecito. Ma al fiume di parole necessarie a farsi capire non ci si può stare. Il nostro dice: «non ci identifichiamo con candidati uscenti o in esperienze amministrative che riguardano il passato, stiamo prendendo parte alla costruzione di un nuovo progetto politico che riguarda il futuro». Eh no. Se decidi di appoggiare, in termini di campagna elettorale, l’Udc e lo fai pubblicamente alla riunione con Casini che si è tenuta a Latina hai un candidato di riferimento che si chiama Armando Cusani e l’esperienza amministrativo-programmatica che è stata alla guida dell’Ente per cinque anni. Secondo, non per fare i pignoli, ma proprio il Cusani è maggioranza in Provincia e appartiene a quel Popolo della libertà figlio di quello che solo due anni fa era tutto il marcio che si poteva immaginare a Latina e dintorni. E di questo Pdl è parte anche Zaccheo, sindaco contro cui i Cirilli hanno fatto una campagna elettorale che si è protratta anche dopo il risultato delle urne. Il nostro prosegue: «ci appassiona e ci affascina avere l'obiettivo di costituire un terzo polo che sia in grado di ridurre l'arroganza degli altri due». Benissimo, ma si deve pur sempre decidere da che parte stare. Terzo polo non significa terza via soprattutto in politica e nelle amministrazioni dove c’è una maggioranza e un’opposizione e poi c’è solo il posto di chi, a seconda della propria convenienza, zompetta un pò da una parte e un pò dall’altra. Stare nell’Udc, e nella sua evoluzione, significa stare con chi comanda e con chi è a favore del termoinceneritore e del ritorno al nucleare che fino a ieri avete rifiutato. Caro Cirilli, inteso come nucleo familiare, smettiamola di prenderci per il naso. Tira fuori il coraggio, mettiti alla prova davvero senza avere sempre un paracadute. La vita non procede per false partenze dettate dall’opportunismo e la politica ancor meno.

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