Lidano Grassucci
Continuo a capir poco di mafia e mafiologi. Non capisco, per esempio, che cosa abbia a che fare con il terremoto d’Abruzzo il procuratore generale antimafia, tal Grasso, che annuncia infiltrazioni malavitose per una ricostruzione ancora da iniziare. Va bene prevenire… Quasi quasi dichiarava che la faglia tettonica è collusa con Cosa nostra. Stante la mia ignoranza, non ho avuto ancora risposte dagli esperti sul fatto che se in consiglio comunale a Fondi c’erano dei furbastri, dei prepotenti, sarebbero dovuto intervenire non dei burocrati ma i Carabinieri. Se uno ha un cancro non fai intervenire il perito legale della Asl, ma mandi (e in fretta) il chirurgo. Ho tanta simpatia per i chirurghi, pochissima per i periti. Ergo, non capisco e resto stupido. Ma gli intelligenti e colti mi debbono spiegare perché da settembre ad oggi ancora non accade nulla. Curiosità naturalmente, curiosità da stupido. Di questi giorni le denunce sulla mafia a Sabaudia, mi viene il sospetto che se tutto diventa mafia c’è il rischio che nulla lo sia. Attendo, vedremo. Mi fido solo di quel che vedo. Con ciò non assolvo la classe dirigente di Fondi perché non è mio compito, il sindaco e la giunta di quella città dovranno rispondere di tutto il loro operato davanti ai cittadini quando ci saranno le elezioni.
Il resto non lo so, non lo voglio sapere, se c’è lo debbono sapere i Carabinieri e i magistrati e procedere con gli arresti che io puntualmente racconterò su queste colonne. Perché i giornalisti hanno il dovere di raccontare ciò che vedono non sono ufficiali dei Carabinieri, ne sostituti in Procura, ne spie della procura. Divisione dei poteri, roba da liberali.
domenica 19 aprile 2009
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