lunedì 20 aprile 2009

Il Pd marcia con Amici&Co

Alessia Tomasini
Il centrosinistra spera. Il Partito democratico investe. Gli alleati guardano ad un futuro che possa avere un segno diverso da quello che ha contraddistinto la storia del territorio pontino per oltre quindici anni. Tutto sotto la guida del candidato presidente Sesa Amici. Una scelta che ha sollevato rumori, qualche dissidio, un abbandono come quello di Domenico Guidi, e un lavoro di ricucitura con i partiti alleati lungo e sofferto. Eppure, alla sua prima uscita ufficiale, il candidato presidente del centrosinistra per la Provincia di Latina era sereno. Sesa Amici, circondata tra gli altri da Titta Giorgi, Claudio Moscardelli, Loreto Bevilacqua, Gianni Cosmi, Andrea Campoli, Giorgio De Marchis, dai leader alleati e da alcuni dei candidati alle elezioni di giugno come Enzo Eramo e Giuseppe Pannone, era serena. Davanti a sè alcuni dei punti che caratterizzeranno la campagna elettorale che sarà impostata sulla sobrietà e sulla cantierabilità dei progetti. «Non venderemo fumo - spiega la Amici - ma allegheremo al programma in corso di definizione tutte le proposte con annesso piano economico per una progettazione a breve, medio e lungo termine che ponga quale priorità il risparmio per i cittadini e maggiori investimenti per l’Ente». Ogni riferimento al residuo di bilancio della Provincia Cusani è puramente voluto. «Un Ente che non spende è da bocciare perchè - continua il candidato presidente del Pd - significa che non ha investito e quindi non ha prodotto ricchezza». Ma? A tenere banco in questa campagna elettorale accanto ai temi noti, Acqualatina e rifiuti, saranno le politiche del lavoro. «In questa fase di difficile congiuntura economica dobbiamo mettere a punto tutti gli strumenti per sostenere i disoccupati e per incentivare il lavoro. Pensiamo ad un assessorato dedicato al settore - spiega - ma anche ad una politica di razionalizzazione dei siti industriali dismessi e di agevolazione per le imprese nell’accesso al credito». Quella che sta per entrare nel vivo sarà una battaglia non semplice. Di fronte alla Amici una strada tutta in salita. A lei e in lei sono state concentrate le speranze di rilancio di un Partito democratico che sinora ha avuto tante aspirazioni nessuna delle quali realizzate. Sesa durante l’incontro accenna il minimo indispensabile al presidente uscente. Un pregiudizio sembra essere stato rotto. Forse per la prima volta un candidato della sinistra non parte dalla demonizzazione dell’avversario per darsi un tono. Di sfuggita si accenna alla legalità e al caso Fondi. «Le infiltrazioni mafiose - spiega la Amici - ci sono se nelle amministrazioni non si lavora in modo serio e competente lasciando il posto all’interesse dei pochi piuttosto che a quello dei cittadini». Il resto passa per il commissariamento di Acqualatina e per il ritorno ad una gestione totalmente pubblica delle risorse idriche. «In questi anni la Provincia ha attuato politiche non di tagli ma di aumento delle tasse che - continua la Amici - hanno gravato sia sui cittadini che sulle imprese. Il nostro ruolo sarà quello di attuare dei ridimensionamenti prima di tutto nei compensi degli amministratori di quella società». La campagna elettorale è iniziata. Sesa avrà a suo sostegno anche una lista del presidente. La determinazione, almeno a parole c’è. Ora si devono mostrare i muscoli e soprattutto convincere i cittadini che a sinistra batte un cuore che può essere riformista, innovativo, competitivo e non demagogico. Se Sesa riuscirà in questo, al di là del risultato delle urne, avrà vinto la sua guerra e quella del Pd.

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